INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “V.M. VIETATA AI MINORI” DI DANIELA ZAMPINI KALEPYROS


GIOVEDì 13 MAGGIO 2010 ALLE ORE 17 PRESSO ARTRÈ GALLERY DI BRUNA SOLINAS SARÀ INAUGURATA LA PERSONALE “V.M. VIETATA AI MINORI” DI DANIELA ZAMPINI KALEPYROS


Giovedì 13 Maggio 2010, alle ore 17, presso Artrè Gallery, galleria di arte contemporanea dell’Arch. Bruna Solinas (piazza delle Vigne 28 rosso, tel. 010 2514448, 010 2465025; Internet: www.artregallery.it), verrà inaugurata la mostra d’arte “V.M. Vietata ai Minori”, la personale delle opere di Daniela Zampini Kalepyros. L’artista, greca di origine, è poeta visivo, pittrice e ceramista e ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche nazionali e internazionali, oltre a una serie di mostre collettive in Italia e all’estero. L’orario di visita è dal martedì al sabato dalle ore 15,30 alle ore 19,30. «L’esposizione - scrive la critica d’arte Viana Conti - pone impietosamente al centro della sua riflessione estetica la figura umana, dissezionata nei suoi organi, radiografata su piani scenici che scorrono, ironicamente e amaramente, dal Mito alla Favola, dalla scena teatrale più aulica a quella più banale e scontata della vita domestica, dalla demagogia politica alla farsa massmediatica, fino al limite della caricatura e del paradosso». L’opera attuale dell’artista Daniela Zampini Kalepyros, cui dà visibilità la presente mostra, nella doppia scenografia espositiva di superficie e cripta, ideata ancora da Bruna Solinas, non può essere compresa e motivata, nella sua virulenza, se non attraverso la lettura dei suoi momenti evolutivi, a partire dagli interessi e dalle scelte estetiche degli anni giovanili. «L’artista infatti - prosegue Viana Conti - mette a segno i suoi strumenti espressivi e comunicativi nel periodo più intenso e fecondo del Gruppo Studio, tra la fine degli anni Cinquanta e l’intero decennio degli anni Sessanta, nel cui ambito, tra figure nazionali e internazionali di primo piano della cultura, della ricerca estetica, musicale, letteraria, semiologica, collabora alla fondazione del giornale d’avanguardia “3Rosso” e della Galleria La Carabaga, acquistando consapevolezza critica del linguaggio che usa, sia sul piano della sperimentazione che dell’indagine teorica». Grafica, ceramista, modella, cantante lirica, questa artista esordisce con una figurazione onirico-surreale, di flessuosità ed eleganza Liberty, con ascendenze, nei suoi preziosismi klimtiani, nella Secessione viennese. In una nuvola dorata di trine, merletti, farfalle, scintillii di pietre preziose, fa la sua apparizione, nel dipinto su tela Pompadour, la celebre marchesa, amante del re di Francia Luigi XV, in cui è ravvisabile lo stile, l’abbigliamento e la postura dell’artista stessa, trasferita nello scenario teatrale a lei consueto negli anni della sua attività di cantante. In un periodo successivo, quando il suo impeto materico trova accenti timbrici accesi, la sua tavolozza familiarizza con gli stilemi del Gruppo Cobra, e più recentemente si possono ravvisare nelle sue opere, a livello compositivo e materico, elementi in consonanza con le icone dissacratorie di Enrico Baj, mentre i suoi esuberanti, circensi, totem del femminile possono ricordare le Nanas di Niki de Saint Phalle. Le origini greco-bizantine di Daniela Zampini Kalepyros la riconducono a un’icona della donna come splendente e fantasmagorica coniugazione di sacro e profano.


DANIELA ZAMPINI KALEPYROS. Profilo

Nasce nel 1938 a Portoferraio. Genovese d’adozione, si occupa sin da giovanissima di ceramica artistica, frequentando gli studi di Albissola e conoscendo personalità come Baj, Fontana, Luzzati, Sassu; inoltre continua le ricerche ed esperienze sul segno e sulla materia nel campo della pittura partecipando a numerose manifestazioni e mostre nazionali e internazionali. Sul finire degli anni Cinquanta stabilisce un fondamentale incontro con gli amici che, insieme a lei, daranno vita allo storico Gruppo di Studio ove si intensificano e verificano le indagini e ricerche sulla semiologia dell’arte, sulla poesia visiva e sulla sacralità dello spazio mistico nel contesto dell’opera pittorica. Collabora con la rivista “Il Tre Rosso” ed è fra i fondatori della galleria d’arte La Carabaga. Parallelamente svolge attività artistica come cantante al Teatro Carlo Felice di Genova e, adottando il nome della madre Kalepyros, conduce una nutrita indagine semiologica nell’ambito del teatro, che diventa un’opportunità per ampliare la conoscenza dei rapporti che si sviluppano nella contestualità “Figura Umana e Spazio Scenico”. Approfondisce la ricerca teorica della percezione teatrale partendo dalle esperienze del Bauhaus ed estendendole alla costumistica nella dialettica dello spazio scenografico. Espone, su invito, con 100 artisti italiani nella mostra tematica “Il tondo italiano”, che percorre tutta la Finlandia nell’arco di due anni. Sempre in Finlandia, partecipa alle collettive del Gruppo Studio. È rappresentata con dieci opere alla mostra celebrativa “La Beat Generation anni ’60” presso la Galleria Allende della Spezia e al Museo Palazzo Balbi di Campomorone (Genova). Partecipa al premio internazionale Agazzi 2002, Bergamo e al premio nazionale Comune di Trivero, Biella. Poeta visivo, pittrice e ceramista, ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche nazionali e internazionali, e a una serie di mostre collettive in Italia e all’estero: 1963 - Premio Paderno Dugnano; 1965 - Mostra della giovane pittura italiana. Mostre di poesia visiva a Milano, Genova, Napoli e Praga; 1964 - Galleria Senatore, Stoccarda, Germania; 1964 - Museo Civico Pistoia; 1966 - Galleria Ferrari a Verona; 1966 - Galleria Numero a Roma; 1966 - Galleria Il Portico Reggio Emilia; 1966 - Premio città di Faenza (Premiata); 1972 - Galleria Valentino, New York; 1973 - Galleria Arco di Druso - Festival dei 2 mondi, Spoleto; 1972 - Galleria Treves, Milano; 1974 - Galleria Vienna, Milano; 1975 - Galleria Il Fondaco, Genova; 1980 - Galleria Il Canovaccio, Roma; Museo d’Arte Moderna, Torino; Palazzo Comunale di Crema: mostra dedicata alla memoria dello scrittore Franco de Poli; Illustrazione del volume pubblicato dall’editore Pirella di Genova su “La ballata della guerra” di Edoardo Sanguineti. Di lei hanno scritto: Alberto Oggero, Edoardo Sanguineti, Antonello Trombadori, Adriano Spatola, Emilio Isgrò, Sebastiano Grassi, Mauro Bocci, Luigi Tola, Giovanna Riu, Mario Bottaio, Toni Bonavita, Felice Ballero, Franco de Poli, Giuseppe Capogrossi, Maria Luisa Magagnoli, Nalda Mura, Mario Guidotti, Giannina Scorza ed altri ancora. È rappresentata al Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del Novecento, G. Bargellini, Pieve di Cento, Bologna.


INFORMAZIONI

Artrè Gallery

Piazza delle Vigne 28 r

16123 Genova

Tel. 010 2514448, 010 2465025

Internet: www.artregallery.it

E-mail: info@artregallery.it

artregallery@libero.it


Orario di esposizione: dal martedì al sabato dalle ore 15,30 alle ore 19,30.


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