LUNEDÌ 6 SETTEMBRE 2010 IN LARGO TAVIANI, ACCANTO AL MUSEO GALATA, SI TERRÀ LA POSA DELLA PRIMA PIASTRELLA DEL MURALE DELL'ARTISTA ARGENTINA MUNÙ ACTIS GORETTA, ALL'INTERNO DELLE CELEBRAZIONI PER IL BICENTENARIO DELL'INDIPENDENZA ARGENTINA
Lunedì 6 Settembre 2010, alle ore 11,30, il Sindaco di Genova Marta Vincenzi, insieme all’artista argentina Munù Actis Goretta (nella foto), porranno la prima piastrella del murale che, in occasione del Bicentenario Argentino, verrà realizzato in Largo Taviani, accanto al Galata Museo del Mare, in omaggio all’emigrazione italiana che partì dal porto di Genova verso l’Argentina. Il Consolato Generale della Repubblica Argentina a Milano, in occasione del Bicentenario dell’istituzione del primo governo argentino indipendente dalla corona spagnola, ha realizzato una serie di manifestazioni culturali nel nord d’Italia e a Genova in particolare. Dal 8 al 12 giugno si sono tenute tante manifestazioni culturali, e senza dubbio l’inaugurazione del murale in omaggio all’emigrazione italiana in Argentina sarà la più significativa. I festeggiamenti del Bicentenario termineranno a Novembre con la consegna alla città dell’opera murale dell’artista Munù Actis Goretta, e con l’inaugurazione della mostra “Genova Buenos Aires” dell’artista Ernesto Morales, allestita al Museoteatro della Commenda di Prè. Alla posa della prima piastrella sarà presente anche la Dott. Ana Karina Santini, argentina d’origini e genovese d’adozione, Coordinatrice del Bicentenario Argentino a Genova e Project Manager del Progetto del Murale Argentino a Genova.
PERCHÉ UN MURALE E CON QUALE TEMATICA?
L’arte evidenzia, modifica, crea la realtà. È strumento di conoscenza e contribuisce alla costruzione del cammino della cultura. L’arte murale è arte pubblica per eccellenza, esperienza sociale e testimonianza della contemporaneità. Diventa esposizione permanente e costruisce l’identità del luogo in cui viene ubicata. Umanizza lo spazio, lo ridefinisce, rendendolo più bello, vivibile, significativo. Stabilisce un flusso di comunicazione vitale con l’ambiente circostante, permettendone l’utilizzo in funzione educativa. La tematica da richiamare in questo murale è l’emigrazione italiana in Argentina. La partenza dall’Italia dal porto di Genova, l’arrivo in Argentina, le attività e i principali luoghi di insediamento, l’influenza sulla cultura: musica, lingua, stili di vita. Il murale sarà uno stimolo alla riflessione sulla memoria storica e sul tema dell’emigrazione dei popoli.
PERCHÉ A GENOVA?
Perché Genova è stato il porto di partenza della maggior parte del flusso migratorio dall’Italia del nord. Perché l’artista discende da quegli agricoltori italiani che contribuirono a costruire l’Argentina e che partirono da Genova. Perché si propone un percorso che porta ad un confronto tra la Genova di ieri - porto di partenza - e quella di oggi - che accoglie migranti da tutto il mondo; tra l’Italia di ieri - luogo d’origine - e quella di oggi - destinazione dei migranti. Il luogo scelto insieme alle istituzioni locali è il muro curvilineo sito in Largo Taviani, adiacente il Galata Museo del Mare, che nel corso degli anni ha sviluppato le tematiche della grande emigrazione italiana, con la mostra “La Merica” (oltre 250.000 visitatori) e con la prossima apertura del MEM Museo dell’Emigrazione, che presenterà una parte dedicata all’emigrazione italiana in Sud America e una alle recenti immigrazioni in Italia.
NILDA ACTIS GORETTA (MUNÚ). Profilo
Muralista argentina contemporanea, si è laureata presso la “Universidad Nacional de La Plata”. Ha tenuto corsi e diretto laboratori per conto di istituzioni municipali e provinciali. La sua opera rientra nel settore dell’Arte Pubblica Monumentale. Ha promosso progetti e vi ha partecipato sia in Argentina che all’estero (Cuba, Brasile, Venezuela) anche insieme ad artisti europei e latinoamericani. Ha realizzato due murales in Italia: nel 2006 a Caluso (Torino), località in cui erano originari i nonni (7m x 19m) e nel 2007 presso il X Municipio (Cinecittà) a Roma (6m x 19m). Entrambe le opere sono state patrocinate dall’Ambasciata Argentina in Italia. La sua testimonianza artistica si tinge però di un significato particolare, soprattutto se si pensa che l’artista ha attraversato l’esperienza di desaparecido sopravvissuta all’inferno dell’ESMA, carcere segreto argentino durante la dittatura, la cui memoria è riportata in un impressionante libro, “Le Reaparecide”, scritto insieme ad altre quattro compagne di prigionia e pubblicato in Italia nel 2003. Proprio la memoria è il filo conduttore della ricerca artistica di Munù: memoria e continuità di una testimonianza sono forse anche le cause che hanno fatto rivolgere questa artista alla tecnica della ceramica, che meglio della pittura permette la preservazione dell’opera.
REALIZZAZIONE DEL MURALE (DIMENSIONI E TECNICA): UN’OPERA CONGIUNTA
Le dimensioni del muro sono 28 metri per 4,50 metri nell’estremo sinistro e 3,50 metri nell’estremo destro. La tecnica utilizzata sarà il mosaico in ceramica. Questo murale è un’opera voluta da tanti soggetti: il Consolato Argentino a Milano l’ha proposto ed il Comune di Genova ha raccolto con entusiasmo l’idea, individuando nel Mu.MA e nell’Associazione Promotori Musei del Mare gli interlocutori per lo svolgimento del progetto. Il murale ha ricevuto il contributo della Regione Liguria, la Provincia di Genova, la Camera di Commercio di Genova, l’Autorità Portuale di Genova, il centro culturale Mastinu Marras di Tresnuraghes (da sempre attento alle tematiche riguardanti i diritti umani), l’Assedil, la Scuola Edile di Genova, l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, Qui Group, Hugo Trumpy Group, Sika Italia S.p.A. e il giocatore argentino della Sampdoria Fernando Tissone. Quest’ultimo ha voluto aderire come Sponsor privato per la realizzazione di questa grande opera per esprimere il suo sentito attaccamento all’Argentina (sua patria di nascita e dove ha vissuto fino all’età di 16 anni) e a Genova (provincia di origine dei nonni paterni). Quest’opera che porta a un confronto tra la Genova di ieri - porto di partenza - e quella di oggi - che accoglie migranti da tutto il mondo; tra l’Italia di ieri - luogo d’origine - e quella di oggi - destinazione dei migranti è un tema molto caro al calciatore blucerchiato, anche lui nipote di emigranti italiani, e tornato a Genova, come giocatore della Sampdoria. Con questa sponsorizzazione Tissone vuole essere d’esempio per tutte le nuove generazioni, dimostrando che con il sacrificio e l’impegno si riescono ad ottenere ottimi risultati, senza mai smettere di credere nel proprio sogno. Così è stato per Tissone, che nonostante tutte le dure prove a cui è stato sottoposto, è riuscito a sfondare come calciatore in Serie A. È inoltre un ringraziamento alla città di Genova ed ai colori blucerchiati, per tutto l’affetto che i genovesi ed i suoi tifosi gli hanno dimostrato.
INFORMAZIONI
Ana Karina Santini
Coordinatrice Bicentenario Argentino a Genova
Project Manager Progetto Murale Argentino a Genova
Tel. 010 2471753
E-mail: santini@santiniconsulting.com
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