LE GENOVESI GIANELLINE MADRE AGOSTINA CUPINI E SUOR EDVIGE GOTELLI ALLA PROVA DEL CUOCO DI ANTONELLA CLERICI


GIOVEDÌ 31 MARZO 2011, ALLE ORE 12, IL PROGRAMMA DI RAIUNO “LA PROVA DEL CUOCO” CONDOTTO DA ANTONELLA CLERICI OSPITA MADRE AGOSTINA CUPINI E SUOR EDVIGE GOTELLI, RELIGIOSE DELL'ISTITUTO GIANELLINE DI GENOVA. PRESENTERANNO I FAMOSI E LEGGERISSIMI BISCOTTI CUPINELLE


Giovedì 31 Marzo 2011, alle ore 12, il seguitissimo programma televisivo “La Prova del Cuoco”, condotto da Antonella Clerici e in onda su Raiuno, darà ampio spazio alle ricette di due suore dell’Istituto Gianelline di Genova San Fruttuoso, che da anni operano nelle cucine per preparare pasti caldi ai poveri e per il marchio Catering Più: Madre Agostina Cupini, già preside dell'Istituto Gianelline di Chiavari, e Suor Edvige Gotelli, originaria di Caranza (in provincia de La Spezia) e ormai genovese d'adozione. Le due religiose, 86 anni la prima e 70 la seconda, ma con una grinta ed energia da far invidia a tutte le giovani, saranno ospiti della rubrica “Il Campanile”, che Antonella Clerici dedica quotidianamente alle ricette regionali e, in particolare, ai prodotti gastronomici preparati all’interno degli istituti religiosi (nella puntata con le Suore Gianelline sono presenti anche due Frati, provenienti dalla Sardegna). Madre Agostina, decana dell’Istituto e presidente onorario di Catering Più, e Suor Edvige Gotelli, suo brillante e infaticabile braccio destro, presenteranno due piatti, tra i più conosciuti, apprezzati e richiesti dai sempre più numerosi clienti di Catering Più (società nata all’interno del convento delle Gianelline e che devolve tutti i suoi utili alle missioni in giro per il mondo): Vermicelli con Sugo di Melanzane, secondo la ricetta “segreta” di Madre Agostina (non solo sui peccati c’è la consegna del silenzio...), e le famose Cupinelle, i biscotti di Madre Agostina senza burro e a bassissimo contenuto di grassi, importati, rielaborati e perfezionati da una ricetta della Ciociaria, zona d’origine della religiosa. «Già qualche anno fa - racconta Suor Mafalda Canevello, amministratore delegato di Catering Più Srl - eravamo state contattate da “La Prova del Cuoco”, ma avevamo declinato l’invito per i troppi impegni. Loro però non si sono “arresi” e, la seconda volta, abbiamo accettato con piacere. La convocazione in televisione è anche questa un premio al nostro lavoro quotidiano. Suor Edvige e Madre Agostina si svegliano tutte le mattine e dalle 4,30 sono già al lavoro per preparare i piatti caldi per i poveri». Nel corso degli anni, Catering Più è cresciuta, a livello di clienti e di commesse. «Ci siamo allargati anche come spazi - prosegue Suor Mafalda Canevello - e sono state assunte nuove figure professionali». Le illustra Bettina Fadda, che si occupa degli aspetti commerciali, dei rapporti con i clienti e dell’organizzazione del personale per gli eventi: «Soprattutto - afferma - abbiamo assunto un responsabile del controllo qualità, Paolo De Ferrari. Poi, abbiamo potenziato la cucina, con nuovi innesti di collaboratori». Oggi Catering Più è una famiglia multietnica e multireligiosa: oltre agli italiani, ci sono ecuadoriani, marocchini, moldavi e albanesi. Catering Più, inoltre, ha acquisito il catering dell’Opera Pia Causa e dell’Accademia della Marina Militare. Con molto orgoglio, inoltre, è stata accolta la visita in sede dell’Accademia Italiana della Cucina, che si è riservata di esprimersi in merito alla qualità del lavoro svolto dall’azienda. Che, oltre a confezionare splendidi e gustosi piatti, realizza anche prodotti alimentari come: Olio Extravergine di Oliva della Riviera di Levante, le Cupinelle, il biscotto della suora, ogni tipo di marmellate. E, ultima chicca a firma della Chef Lilia Vignola, i “Liliotti”, cioccolatini fatti a mano con crema di gianduia e noccioline, oppure con caffè, oppure ripieni di aceto balsamico.


MADRE AGOSTINA CUPINI. Profilo

Madre Agostina Cupini è nata nel centro di Frosinone, 86 anni fa. Figlia di una famiglia numerosa, la piccola Assunta - questo il suo nome prima di entrare nell’Istituto delle Figlie di Maria SS. dell’Orto - ha dimostrato fin dalla più tenera età un caratterino molto particolare: simpatica, vivace e anche un po’ scavezzacollo, si trasformava in una perfetta alunna sui banchi della scuola elementare dove, grazie alla sua intelligenza e alla sua facilità di apprendimento, era un po’ considerata una piccola vice-maestra. Dall’età di sette anni, Assuntina va a vivere in casa della zia Filomena e dello zio, a Frosinone Scalo. La sorella della madre desiderava tanto avere una bambina, dopo due figli maschi già grandicelli. La piccola entra così a far parte di una nuova famiglia dedita all’attività di commercio all’ingrosso di alimentari. Il mondo di Assunta si arricchisce di nuovi stimoli. Passa le sue giornate tra lo studio, facilitato da una memoria eccezionale, e le scorribande tra i magazzini e i depositi degli zii, tra le maestranze impegnate nella frenetica attività commerciale. Nella seconda parte della fanciullezza, però, le cose sono destinate a cambiare. Assunta ritorna in famiglia e una strana irrequietudine comincia ad occupare i suoi pensieri. «C’era qualcosa che non mi rendeva soddisfatta - ricorda Madre Agostina riandando a quei giorni - Un anelito a qualche cosa di Altro a cui non sapevo ancora dare un nome». E così nel suo giovane animo e nella sua mente vigile si fa largo silenziosamente quella determinazione che cambierà profondamente la sua vita: farsi suora. La madre, Angela, una donna molto religiosa, raccoglie la confidenza della giovinetta e in cuor suo la gioia si unisce alla preoccupazione che la figlia ancora così giovane possa fare una scelta consapevole e maturata. «Figlia mia, pensaci bene e soprattutto prega lo Spirito Santo che ti possa illuminare». Ma la determinazione di Assunta è grande: «Non sapevo nemmeno chi fosse lo Spirito Santo, né tantomeno volevo pregarlo: vuoi vedere che mi fa cambiare idea?», racconta ridendo, al ricordo, la Madre. E come in una vera storia di Amore - e questa lo è certamente - il destino ci mette lo zampino. C’è la guerra ed Assunta rimane gravemente ferita da una bomba durante il bombardamento di Frosinone del 12 settembre del 1943. Miracolosamente, nonostante la gravità delle ferite riportate, la giovane sopravvive. E non solo. Ancora in convalescenza si dedica, come infermiera volontaria, ad assistere i malati e feriti della guerra negli improvvisati ospedali della zona. Ma finalmente la vocazione, a lungo coltivata, si realizza. Accompagnata dal padre, in una Roma ancora ferita dalla guerra, su una macchina a noleggio, Assunta entra in convento il 7 novembre del 1944. Lì, davanti alla Madre Maestra, si incammina per l’austero corridoio della Casa Generalizia. «Non ho provato timore davanti ad una scelta così radicale, ma soggezione sì: stavo entrando in una Congregazione nata in una piccola città della Liguria, Chiavari, che aveva già assunto un respiro internazionale». Dopo aver fatto l’Istituto Magistrale, Assunta prosegue i suoi studi. «Mi piaceva molto la matematica» dice madre Agostina, «ma l’Istituto mi ha chiesto di frequentare la Facoltà di Lettere e Filosofia». Qui, neanche a dirlo, si laurea con il massimo dei voti. La sua passione per la filosofia, soprattutto per S. Agostino, caratterizza gli anni di studio intenso ed appassionato e il suo percorso, altrettanto intenso, di crescita umana e spirituale all’interno dell’Istituto: da postulante a novizia, fino all’emissione dei primi voti e l’assunzione di un nuovo nome: “Agostina”, in memoria del suo filosofo più amato. Il sogno a lungo custodito da una ragazzina si trasforma nella realtà di una giovane vita consacrata a Dio. «Nell’Istituto ho coltivato un’altra grande passione: i giovani e la scuola. L’insegnamento per me è stata una vera vocazione, altrettanto forte quanto la mia Vocazione di vita». Madre Agostina passa così l’intera sua vita tra i banchi di scuola. A Roma, tra le ragazze dell’Istituto Magistrale e i giovani di Ragioneria, poi l’Istituto la invia a Borgotaro, in provincia di Parma, e da lì a Rapallo e successivamente a Chiavari, sempre come insegnante. «Non ho mai utilizzato tanto i libri di testo” -ammette la madre - anche all’Università leggevo gli autori e imparavo direttamente dalle loro pagine. E così facevo anche quando insegnavo: i ragazzi si appassionavano ascoltandomi esporre con amore e passione». Ma all’Istituto hanno bisogno di lei, e non solo come insegnante. Nell’arco della sua vita, Madre Agostina ha ricoperto molti ruoli importanti: Madre Superiora della Provincia di Roma e poi Superiora della Comunità di Genova. Ma evidentemente l’attività di insegnante e poi di Preside, svolte per quaranta anni, non bastavano ad esaurire le forze e l’energia della Madre. Un nuovo talento, per anni mai emerso, era destinato ad avere un posto rilevante nelle giornate della Madre in questi ultimi anni: la passione per la cucina. «È vero. Una volta andata in pensione, anche se noi suore in pensione non andiamo mai, ho iniziato a rendermi utile alla Comunità preparando qualche pietanza per le mie consorelle. E così, da qualche piatto, certamente preparato con imperizia, utilizzando le mie consorelle come cavie, ho iniziato ad appassionarmi alla cucina. E ho trovato in Suor Edvige una fedelissima compagna di avventure culinarie». Ma nella sua lunga vita Madre Agostina non smette mai di voler imparare e migliorare. Il suo modello è Lilia, lo chef a cinque stelle di Catering Più, la società di catering e ristorazione scolastica che le Suore Gianelline hanno promosso cinque anni fa e che ha al suo attivo 15 dipendenti. Una realtà giovane e dinamica, anche questa nel segno della solidarietà e dell’integrazione tra culture e religioni diverse: in Catering Più lavorano, fianco a fianco, in cucina, italiani e ecuadoregni con albanesi, rumeni e moldavi, cattolici insieme a musulmani e cristiano ortodossi. E così è nata quasi una simpatica gara tra le due cuoche, la suora e la laica, fatta però di simpatia, rispetto e soprattutto del grande affetto che Lilia e il suo giovane staff di cucina nutrono per Madre Agostina: una Madre davvero per tutti, per qualcuno una nonna. Per tutti semplicemente una donna, che fa della sobrietà, dell’amore verso gli altri e dell’attenzione nei rapporti umani la cifra della sua vita. Madre Agostina è stata nominata, all’unanimità, da tutti i dipendenti, la Presidente onoraria di Catering Più, e lei ne è fiera, anche perché Catering Più è un’impresa sociale senza fine di lucro: quanto ricavato dall’attività serve a sostenere chi nel mondo ha più bisogno di aiuto. Nel 2010 gli utili sono stati devoluti per la Missione Santa Clara a Cuba, seguita da Don Maurizio Prandi dell’Arcidiocesi di Chiavari; al Centro Nutrizionale delle Suore Gianelline di Mpasa II a Kinshasa in Africa, dove si darà sostegno alimentare quotidiano per un anno a 10 bambini; all’Ospedale Gaslini di Genova, per sostenere i progetti di ricerca medica. Dal 2006 in poi, grazie a tutti i clienti, Catering Più ha anche sostenuto le donne dell’ Andra Pradesh in India a creare un laboratorio di sartoria, ha aiutato a ricostruire una scuola per i bambini delle zone dell’India colpite dallo Tsunami, ha contribuito alla costruzione di un pozzo sempre in India. Ma non ha dimenticato chi soffre anche vicino: a Genova, i poveri e i bisognosi aiutati dalla Comunità di S. Egidio e dalla Croce Rossa, in Abruzzo i terremotati del 2009.


SUOR EDVIGE GOTELLI. Profilo

Suor Edvige è una donna minuta, timida e silenziosa: un esempio di femminile operosità, di attenta delicatezza nello svolgere il suo servizio nelle cucine del convento. Capita di trovarla intenta ad assistere la Madre nella realizzazione dei biscotti che l’hanno resa famosa (le “Cupinelle), con attenzione e l’abituale sorriso, timido e un po’ schivo. È una donna all’antica, Suor Edvige. È nata a Caranza, vicino a Varese Ligure, nella Valle che ha dato i natali a S. Antonio Maria Gianelli, là dove le dolci colline della Val di Vara lasciano lo spazio alle montagne dell’Appennino, che separa la Liguria dall’Emilia.A veder lavorare insieme Madre Agostina e Suor Edvige, si intuisce fin da subito un affiatamento che non ha bisogno di parole. Ognuna delle due si muove silenziosamente nelle grandi cucine del Convento delle Suore Gianelline. Ognuna sa perfettamente quello che deve fare e l’interscambiabilità è totale. E così, se qualcuno avesse il coraggio di fare un’alzataccia, diciamo intorno alle 4,30 del mattino, potrebbe trovare la Agostina e l’Edvige che iniziano la loro giornata preparando qualcosa da mangiare per i 60/70 poveri che ogni giorno vengono a chiedere un piatto caldo. E ogni giorno si prepara qualcosa di diverso e comunque di curato: perché i poveri hanno diritto a mangiare e il meglio possibile. La mattina passa veloce tra una preparazione e l’altra: piatti semplici, di famiglia, con un utilizzo costante anche degli avanzi, perché non si deve sprecare nulla. E, all’una in punto, nel Refettorio, arriva Madre Agostina spingendo il suo carrello con il pranzo della giornata e, dopo una breve preghiera, mai rituale, i laici che lavorano per le suore e le stesse Suore, tutti insieme, pranzano condividendo pensieri e anche risate, in un momento davvero ristoratore per il corpo e l’anima. Ogni giorno sulla mensa c’è qualcosa di buono: una torta, le fantastiche focacce e pizze, le bugie per il Carnevale o le frittelle per San Giuseppe.


CATERING PIÙ. La storia

Catering Più è un’impresa, tutta al femminile, nata a Genova nel 2006 su impulso delle Suore Gianelline. Il suo motto? Un catering di qualità a prezzi equi, con una cucina attenta, curata, dove le materie prime sono al centro di ogni piatto. Buffet, cerimonie, cene e pranzi per aziende e privati e un servizio a domicilio tutto speciale per i single. E non solo. Catering Più propone innovativi allestimenti, eleganti o informali, per ogni circostanza, invia i suoi cuochi a casa vostra per occasioni speciali, propone una scuola di cucina e corsi di aggiornamento per professionisti. La sede è situata presso il Convento delle Suore Gianelline a Genova San Fruttuoso, in salita Nuova N.S. del Monte, 3. Qui sono a disposizione sale da 30 e 150 posti, un’area esterna con giardino all’italiana ombreggiato da un rigoglioso pergolato, parcheggi riservati. La Società dispone anche di un altro centro operativo a Chiavari per essere sempre più vicina alla Clientela della Riviera di Levante e del Tigullio. Catering Più ha ottenuto la più alta Certificazione di Qualità (UN EN ISO 9001 2000). Per mantenere questo livello, essa segue un protocollo rigoroso, che prevede: controllo della filiera agroalimentare delle materie prime utilizzate, garantendone la tracciabilità e la rintracciabilità; preparazione dei cibi nel rispetto più assoluto delle norme igienico-sanitarie; aggiornamento costante del manuale di Autocontrollo HACCP al passo con le nuove normative; impiego di personale qualificato e costantemente aggiornato; collaborazione con fornitori selezionati e testati; trasporti effettuati puntualmente con mezzi propri adeguati e personale dipendente in regola con le normative. E, inoltre: si utilizza solo olio extravergine di oliva; non si fa uso né di grassi animali né vegetali né di glutammato; si usa solo la cottura al forno e non la frittura; si usa la carne tritata utilizzando stalli prescelti; il formaggio grattugiato deriva da forme intere di Grana Padano acquistate dall'azienda; il prosciutto cotto è senza conservanti, lattosio e glutammato. I menu, i piatti e i prodotti di Catering Più hanno tutti tre elementi in comune: varietà, freschezza delle materie prime, equilibrio. Dalla sua sede, nelle nuove e attrezzatissime cucine, si preparano ogni giorno le specialità più adatte a pranzi in famiglia, a ricevimenti sia familiari sia aziendali, ad anziani e singles che vogliono provare gusti autentici. Una qualificata brigata di cucina, capitanata dalla Chef a Cinque Stelle Lilia Vignola, con il suo vice Gianni Troise, creano menù nuovi e antichi legati alla nostra tradizione, ma sempre nella attenta applicazione delle norme di Qualità di cui Catering Più va fiera. Allo stesso modo, vengono curati tutti i dettagli e le presentazioni per le varie occasioni. Il lavoro di Catering Più è quello di ascoltare le esigenze dei clienti per dare risposte complete e puntuali: si parte dai menù che portano “La tradizione sulla vostra tavola” a quelli della cucina più innovativa, passando per i gusti del pesce di Liguria e degli ortaggi e dei frutti di stagione. Passione, attenzione e impegno sono i tre elementi che consentono a Catering Più di organizzare ogni aspetto di cerimonie ed eventi: dai menù preparati con i clienti, alla scelta della sede. Dal suo allestimento con addobbi particolari alla “mise en place” con tovaglie e stoviglie di stile fino al servizio degli ineccepibili camerieri. Il cliente può contare così su un unico partner che mette a disposizione tutta la sua esperienza. Non solo. La brigata di cucina guidata dalla chef Lilia Vignola e lo staff organizzativo, condotto da Bettina Fadda e dal Maitre di Sala Fernando, sono pronti a interpretare i gusti del cliente e ad accompagnarlo nella scelta di quanto può rendere gradevole e ben riuscita un'occasione da ricordare. In particolare le cerimonie di nozze rappresentano l'opportunità per mettere al servizio del cliente passione, attenzione e impegno.



INFORMAZIONI

Catering Più srl

Salita Nuova Nostra Signora del Monte 3, 16143 Genova San Fruttuoso

Tel. 010 512654

Internet: www.cateringpiu.org

E-mail: info@cateringpiu.org

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