MOSTRA PERSONALE DEDICATA A MAX PAPESCHI: OOPS!... I DID IT AGAIN: MI SONO VENDUTO MIA MADRE... ALLA GALLERIA D'ARTE RINASCIMENTO CONTEMPORANEO


Sabato 9 Aprile 2011, dalle ore 18 in poi, si inaugura presso la galleria d’arte Rinascimento Contemporaneo. Uno spazio per l’arte (Via Marsilio da Padova 2 rosso, tel. 010 3076789; Internet: www.rinascimentocontemporaneo.it) di Genova Boccadasse la mostra personale dedicata a Max Papeschi, artista sempre più conosciuto e stimato a livello internazionale, che ha fatto parlare molto di sé con il suo Topolino nazista. Papeschi sarà presentato al pubblico dalle due galleriste, Laura Moretti ed Elisabetta Rossetti, oltre che dal curatore della mostra, Igor Zanti. L’ingresso è libero. Il vernissage è curato dalla pr genovese Noemi Sostegni. “Oops!... I Did It Again: Mi sono venduto mia madre...”, questo il titolo della mostra, sarà allestita sino al prossimo Sabato 7 Maggio 2011, con il seguente orario: dal Martedì al Sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. Apertura in altri orari, previo appuntamento.

Max Papeschi arriva alla digital-art dopo l’esperienza da autore e regista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico. Come artista figurativo, il suo approccio con l’Art-World è stato d’immediato successo sia di pubblico che di critica ed è uno dei giovani artisti italiani in più rapida ascesa. Centro della mostra, atto rivoluzionario e omaggio al padre dell’arte contemporanea - Marcel Duchamp - sarà l’irriverente scelta di mettere in vendita, in tiratura di sette copie, la madre di Max Papeschi. La signora Papeschi sarà proposta ai collezionisti in varie versioni, tutte rigorosamente in carne ed ossa, con un valore coerente ai coefficienti di vendita sul mercato delle opere dell’artista milanese. Una opportunità unica, un investimento a lungo termine per portarsi a casa la vera origine del mondo di Max Papeschi, che sicuramente nei prossimi anni, visto il trend di rivalutazione delle opere del nostro artista, riserverà a chi avrà la possibilità di aggiudicarsi l’irripetibile capolavoro, uno dei migliori investimenti possibili nel campo della giovane arte contemporanea. La signora Papeschi sarà fornita di un piccolo kit di sopravvivenza con effetti personali brandizzati dall’artista, per i primi giorni di necessario acclimatamento all’interno della collezione a cui sarà destinata.


IL SAGGIO DI IGOR ZANTI

Giullare mediatico, un po’ imbonitore da autosalone di provincia, un po’ venditore di creme dimagranti su canali satellitari, un po’ cabarettista da teatro off, Max Papeschi, volente o nolente è diventato famoso, o meglio, Max Papeschi è diventato un artista. La critica chic lo snobba, storce il raffinato nasino di fronte ai suoi collage mediatici, ironici ed irriverenti commentari della realtà contemporanea. Non lo si prende sul serio, ma forse è lui stesso a non prendersi sul serio, così lontano dall’arte con la A maiuscola da esserne diventato in poco tempo uno dei maggiori e più interessanti rappresentanti. I giornali lo venerano, le gallerie fanno a gara per esporlo, i collezionisti anelano ad avere un Papeschi in casa, e lui, artista oramai di brand nell’asfittico panorama italiano, con ironia e leggerezza attraversa questo mondo senza porsi limiti, libero e liberale, egocentrico e geniale, con la forza del giullare e del Pasquino bacchetta la società, beffeggia i potenti, analizza con gusto sociologico idiosincrasie, manie, ipocrisie di un mondo che osserva con sguardo disincantato. Taumaturgo del politicamente scorretto - con un curriculum di mostre che rischia di somigliare all’elenco telefonico di una città di media caratura - incarna, forse nella maniera più genuina, l’evoluzione dell’artista Dada. Molto più vicino nell’intimo a Duchamp che a Warhol, di cui forse inconsciamente riprende l’idea di bellezza non retinica, nel suo lavoro si riscontra una impressionante vicinanza con la produzione di Hannah Hoch, geniale per quanto poco conosciuta esponente di spicco del dada tedesco. Se al pioneristico fotomontaggio della Hoch si sostituiscono le possibilità di rielaborazione dell’immagine offerte da photoshop, rimane immutato lo spirito critico e di acuta osservazione della società che è, in egual misura, condiviso a distanza di molti anni dai due artisti. Per la mostra presso la neonata galleria genovese Rinascimento Contemporaneo -galleria che in un anno sta divenendo uno dei punti di riferimento per il neopop italiano - Max Papeschi propone una selezione antologica dei suoli lavori, di quelli che hanno riscosso maggior successo e attenzione negli spazi espositivi di tutto il mondo, partendo dall’Italia fino ad arrivare in India. Una mostra che si pone come un momento di riflessione su quello che può essere definito un vero e proprio caso dell’arte contemporanea italiana ed uno degli emergenti baluardi del made in Italy artistico all’estero. Papeschi propone una versione attuale e rivisitata del concetto del ready made, una rivisitazione dell’orinatoio di Duchamp, inaugurando una nuova stagione della sua arte, un punto di partenza che pone le sue fondamenta sul lavoro passato aprendo insolite e inaspettate vie di indagine e ricerca.


MAX PAPESCHI: POLITICALLY SCORRECT

C’è un’agghiacciante allegria nelle opere di Max Papeschi. Artista dissacrante all’humour nero, mostra una visione del reale lucida, uno stile che coglie impreparati, che schiaffeggia e confonde al tempo stesso lo spettatore con la bizzarria dei colori vivaci da fumetto o sfumati della carta patinata da grandi riviste, quasi a voler celare il contenuto scabroso che invece è lì, forte, chiaro, presente, protagonista. Il simbolismo è ovunque. Pare ridere dietro le quinte Max Papeschi, mentre abilmente muove i fili delle sue marionette o digita il telecomando dei suoi giocattoli adulatori. La prospettiva a prima vista risulta invitante e accattivante, chi guarda entra nell’opera senza accorgersene, per poi ritrarsi dalla stessa respinto, finendo per chiudersi in una meditabonda perplessità. Le opere di Max Papeschi affascinano e turbano allo stesso modo. È questa la chiave del suo essere unico, originale. Il suo lavoro Politically-Scorrect mostra una società globalizzata e consumista rivelandone i suoi orrori in maniera ironicamente realistica. Dal Topolino Nazista al Ronald McDonald Macellaio, le icone cult perdono il loro effetto tranquillizzante per trasformarsi in un incubo collettivo. Ha esposto i suoi lavori in molte gallerie in giro per l’Europa.


RINASCIMENTO CONTEMPORANEO

La più innovativa e giovane galleria d’arte a Genova ha un nome, Rinascimento Contemporaneo, e uno spazio, un grande loft su due piani: insieme, suggeriscono una mission fuori dagli schemi, al di là dell’idea tradizionale di galleria d’arte. Infatti, accanto al ruolo di galleriste, Elisabetta Rossetti e Laura Moretti uniscono alla passione per l’arte una esperienza ventennale come art interior designer e propongono scelte insolite dalla pittura alla scultura con particolare attenzione ai giovani artisti emergenti. Inoltre la Rinascimento Contemporaneo promuove e sviluppa progetti importanti con grandi gallerie nazionali ed estere.


INFORMAZIONI

Rinascimento Contemporaneo. Uno spazio per l’arte

Via Marsilio da Padova 2 rosso - Genova Boccadasse

Tel. 010 3076789

Internet: www.rinascimentocontemporaneo.it

E-mail: arte@rinascimentocontemporaneo.it

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