MARIA FLORA GIUBILEI E GIACOMO TINELLA RICEVONO IL RICONOSCIMENTO DI MELVIN JONES FELLOW


SABATO 5 MARZO 2011 ALLA GALLERIA D'ARTE MODERNA DI NERVI IL LIONS CLUB GENOVA PORTO ANTICO CONFERISCE IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO DI MELVIN JONES FELLOW ALLA DIRETTRICE DEL MUSEO MARIA FLORA GIUBILEI E AL DIRIGENTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI GENOVA GIACOMO TINELLA


Sabato 5 Marzo 2011, alle ore 19, presso la Gam – Galleria d'Arte Moderna di Genova Nervi (Via Capolungo 3, tel. 010 3726025; Internet: www.museidigenova.it), il Lions Club Genova Porto Antico del Distretto Lions 108 IA 2 premierà con il prestigioso riconoscimento di Melvin Jones Fellow la Direttrice del Polo Museale di Nervi, Dott. Maria Flora Giubilei, e il Dirigente della Polizia Municipale di Genova, Dott. Giacomo Tinella (ora Direttore dell'Ufficio Annona e già Vice Comandante). Alla premiazione saranno presenti il presidente del Lions Club Genova Porto Antico, Tommaso Arcuri, e il past-president Mario Milanta. Interverrà anche il Dott. Carlo Forcina, attuale Governatore del Distretto Lions 108 IA 2. Nell'occasione, la Dott. Maria Flora Giubilei terrà una conferenza di presentazione della mostra “Italia Unita – Capolavori dell'Ottocento a Genova” dedicata ai 150 anni dall'Unità d'Italia e attualmente in corso alla Galleria d'Arte Moderna. Seguirà una cena presso l'adiacente ristorante Villa Pagoda. «Siamo orgogliosi – affermano Tommaso Arcuri e Mario Milanta – di conferire il riconoscimento di Melvin Jones Fellow a due importanti personalità al servizio della vita culturale e della sicurezza cittadina. E siamo altrettanto orgogliosi di proseguire una tradizione che, relativamente al Lions Club Genova Porto Antico, vede la totalità dei soci premiati come Melvin Jones Fellow. Siamo l'unico Lions Club italiano e uno dei pochi al mondo che si può fregiare del 100% Melvin Jones, e per questa caratteristica abbiamo anche uno speciale labaro».


I 150 ANNI D’ITALIA. L’INTERVENTO DI MARIO MILANTA

Centocinquant’anni d’Italia. Come avrete capito anche noi del Porto Antico abbiamo voluto portare un contributo su questo importante anniversario, sentendo le due campane. Due pareri discordi certo, non antitetici, anche perchè nel loro insieme ci offrono un quadro più completo della realtà storica dell’evento. L’altra sera il prof Bampi con la sua verve genovese ci ha parlato, in una atmosfera stracampanilistica, di fatti di casa nostra poco noti e descritti sicuramente da un occhio di parte. Il 5 marzo avremo una visione diversa di quello che è stato il Risorgimento e come è stato vissuto da alcuni protagonisti: i pittori e gli scultori del tempo. Ce lo fornirà Maria Fiora Giubilei, la Direttrice del museo di Arte Moderna di Nervi, illustrandoci la mostra “Italia Unita” dove molte opere di artisti liguri (e non ) ci mostreranno l’Italia nel momento cruciale della sua unità. Tutti sappiamo quanto la musica abbia contribuito a diffondere e rendere popolare l’idea di una Italia unita. Varie opere liriche, allora spettacolo popolare per eccellenza e paragonabile alla nostra attuale TV, avevano per argomento temi patriottici e di libertà. Chi non ricorda il “va pensiero” dal Nabucco di Verdi, e poi lo stesso acronimo W V.E.R.D.I. (Viva Vittorio Emanuele Re di Italia) divenuto lo slogan di tante manifestazioni popolari. E non dimentichiamo che il nostro inno nasce da due figli di casa nostra. Goffredo Mameli oggi osannato e Michele Novaro Tra l’altro il Novaro, creatore della musica, pur essendo persona semplice e modesta, fondò, con anticipatore spirito lionistico, una Scuola Corale Popolare aperta a tutti e gratuita. I pittori, gli scultori, le arti figurative in generale hanno dato anch’esse un grande contributo alla causa risorgimentale e spesso ci hanno fornito un’immagine della vita e delle passioni del tempo. Purtroppo negli ultimi cinquant’anni con tutti i politici intenti a demonizzare il Risorgimento, pochissimo se ne è parlato. Oggi con il 150° anniversario dell’unità si cerca di ricordare il sacrificio di tanti eroi. Eroi, anche tra i pittori, che hanno combattuto e sono morti per l’idea dell’Italia Una. Ne cito uno tra i tanti Raffaello Sernesi. Pittore di grande talento, uno dei massimi esponenti della scuola dei macchiaioli toscani, morto non ancora trentenne, a Bolzano a seguito delle ferite riportate in battaglia combattendo a fianco di Garibaldi contro gli austriaci. Tanti di loro infatti erano garibaldini; erano i pittori che con i loro schizzi (trasformati, in molti casi, in ampie tele ) hanno fotografato l’epopea delle battaglie nei momenti cruenti ed in quelli gloriosi ed agiografici. (ricordo ad es. la partenza dei mille da Quarto di Induno pittore ben rappresentato nella mostra che vedremo). Alcuni quadri di quel periodo sono autentici capolavori come ad esempio Lo Staffato di G. Fattori (che qui vedete ma non presente in mostra). Maria Fiora Giubilei ci parlerà anche degli aspetti

sociali della vita di quel tempo molto indagati e descritti da tanti pittori e scultori liguri. Come concludere questa mia nota se non con un’esortazione: non perdete l’occasione di vedere e sentire qualcosa sul nostro non lontano passato che ha tante pagine nobili troppo facilmente ed ingiustamente dimenticate.


INFORMAZIONI

Galleria d'Arte Moderna di Nervi

Via Capolungo 3

Tel. 010 3726025

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