APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI BELLYNESIAN DELL'INSEGNANTE DI DANZE ORIENTALI AMAR AL RAKISA


SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI BELLYNESIAN CHE L'INSEGNANTE DI DANZE ORIENTALI AMAR AL RAKISA TERRÀ DOMENICA 28 FEBBRAIO 2010: ALLA SCOPERTA DEL NUOVO STILE, FUSIONE TRA LA HULA HAWAIANA E LA DANZA DEL VENTRE

Sono aperte le iscrizioni per il corso di Bellynesian che l’insegnante di danze orientali Amar al Rakisa (Internet: www.amar-al-rakisa.it) terrà Domenica 28 Febbraio 2010 in Salita San Matteo 19/16 (Tel. 010 2467200), per conto dell’Associazione Arabesque Italia. L’orario è dalle 11,30 alle 13 e dalle 14 alle 15,30. Il programma prevede lo Studio di una coreografia in stile Bellynesian, ovvero una fusione di Danza Orientale con Danza Hula. Il livello è il base, ma è preferibile avere una preparazione di danza orientale da almeno un anno. Per informazioni e iscrizioni, è possibile telefonare al numero 339 4152372, oppure scrivere una mail all’indirizzo amar_tonia@yahoo.it. La ballerina Amar presenterà a Genova per la prima volta il Bellynesian, ovvero un particolare genere di danza che nasce dall’incontro tra le dolci e rilassanti movenze della Hula Hawaiana e le vibranti percussioni, per fondersi in uno splendido mix con la Bellydance, ovvero la Danza del Ventre.
Altra iniziativa, sono gli “Incontri sulla Danza Orientale” che Amar al Rakisa tiene per due Venerdì al mese, dalle ore 20 alle ore 21,30, presso l’Ateneo della Danza (LungoBisagno Istria 33 B; Internet: www.ateneodelladanza.com). Dopo la prima lezione dedicata al “Baladi - Il Folklore urbano”, Venerdì 5 Febbraio 2010 si parlerà di “Melaya - La sciarpa che avvolge” e Venerdì 19 Febbraio di “Sagat - Pratica con cimbali / ritmi base”. Ogni incontro prevede una piccola parte teorica di introduzione e una parte pratica e coreografica. Altre date previste, con tema da definire, sono: 5 e 19 Marzo; 9 e 23 Aprile; 7 e 21 Maggio; 4 e 18 Giugno. Ogni incontro è della durata di un’ora e mezzo.

AMAR AL RAKISA. Profilo
Danzatrice, insegnante e coreografa di danza orientale, è co-fondatrice dell’Associazione Arabesque Italia, ma anche Tecnico F.I.D.S. C.O.N.I. e Maestra M.I.D.A.S. Si forma dal ’97 presso il prestigioso “Centro Studi Danza Musica e Cultura Orientale Aziza” di Torino, e perfeziona costantemente i suoi studi con maestri di fama internazionale: Mahmoud Reda, Saad Ismail, Dr. Mo Geddawi, Khaled Zouaoui, Morocco, Nelly Mazloum, Fatima Chekkor, Raquia Hassan, Mayodì, Amir Thaleb e la compagnia Arabian Dance School, Hossam e Serena Ramzy, Hassan Hashraf, Hassan Khalil, Leyla Youvana, Hind, Horacio e Beata Cifuentes, Aziza (U.S.A), Ava Fleming, Virginia, Soraya, Amar Gamal, Yousry Sharif. Dal 1998 al 2007 ha fatto parte della compagnia Kawakib, gruppo di Danza Orientale formato da Aziza Abdul Ridha, partecipando al tour di spettacoli etnici in Italia e all’estero, in collaborazione con associazioni multietniche. Come membro della compagnia, ha partecipato a: “Suoni e Colori d’Oriente e d’Occidente” (2001), “Salomè e il corpo impuro della Luna” (2002), “Mata Hari” (2004), “Taks Raks” (2005), “I mille volti di Eva” (2007). Ha partecipato, inoltre, a diverse prestigiose edizioni di festival e rassegne di danza, quali la “Biennale Off dei giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo”; “Festival Stelle D’Oriente” I, II, III, IV, V, VI edizione (Torino), organizzato dal Centro Aziza; Festival Internacional de Danza, Musica y Cultura del Medio Oriente di Madrid 2005/2006; 14º Orientalisches Tanzfestival Europas di Duisburg 2006, organizzato da Leyla Youvana. Danzatrice solista dal 1998, ha lavorato sia in Italia che all’estero, ottenendo lusinghieri risultati di pubblico e critica. Ha alle spalle numerose esibizioni nei migliori locali etnici (Centro Culturale Italo Arabo Dar Al Hikma, Il Mercante di Spezie, El Manar, El Karam, Kasba, Safir, Bagdad Cafè, Hafla Cafè, Mille e una Notte di Torino, Dar El Yacout di Milano). Attiva come insegnante dal 1999, ha insegnato a Torino, Asti, Acqui Terme. Attualmente insegna a Chieri (Torino), Genova e Savona, dove tiene corsi, stage e saggi dimostrativi, diffondendo con amore e professionalità la Danza Orientale, credendo nel suo valore artistico e terapeutico. Da sempre continua a partecipare e a organizzare rassegne di carattere culturale ed etnico.

LA HULA HAWAIANA
La Hula è una danza arcaica che appartiene al patrimonio tradizionale e culturale delle isole polinesiane. In quasi tutte queste isole esistevano infatti danze tra loro simili, con differenze di esecuzione da isola a isola, ma con il fine comune di celebrare divinità legate alla natura e alla sua energia. Narra la leggenda che una giovane dea, Hi’iaka, iniziò a ballare interpretando il linguaggio della natura e imitando i movimenti degli alberi e il tremolio delle foglie accarezzate dalla brezza. Si dice anche che le donne hawaiane, essendo rimaste affascinate dalla bellezza della dea e dalla sua danza, decisero di impararla e di praticarla fra loro. I missionari cristiani che raggiunsero le Hawaii dal 1820 non compresero il profondo senso sacro dell’Hula e, credendola immorale, la vietarono. Dopo il 1870 il re Kālākaua ne permise nuovamente la pratica. Originariamente uomini e donne indossavano una gonna corta sui fianchi o un telo che veniva legato e annodato sulle spalle. Sulle caviglie e sui polsi si legavano gioielli d’osso, conchiglie, noci e felci; al collo e sulla testa ornamenti di fiori. Oggi si indossano gonne di stoffa o di foglie i cui colori rappresentano spesso l’isola d’origine dello stile di danza. Vengono utilizzati anche altri motivi o specie di fiori che rappresentano la provenienza dei maestri. Le corone di fiori vengono indossate ancora oggi.

LA MELAYA
La danza della Melaya (termine che significa “scialle nero”) è una danza folcloristica originaria della regione di Alessandria. L’abbigliamento è composto da una gallabiyya - abito lungo tradizionale -, un mandil - un fazzoletto con ponpon che è sistemato sulla testa - e la melaya. Con grande abilità, la danzatrice riesce ad avviluppare intorno al corpo il “grande tessuto nero” eseguendo diverse varianti che a volte mettono in evidenza i movimenti del bacino e a volte quello delle braccia e dei passi, mentre le mani trattengono la melaya. La danza è nata come forma di corteggiamento dell’uomo che cerca di attirare a sè la donna, e della donna che fa la preziosa davanti alle avance dell’uomo. Rievoca le tipiche movenze ammiccanti delle donne di Alessandria d’Egitto, considerate le più belle e attraenti di tutto il paese. Alessandria d’Egitto, cittadina di mare, è sempre stata considerata la città dell’arte ma soprattutto dell’allegria, grazie al temperamento gioviale della sua gente.

LE SAGAT
Sagat è un termine che significa “cimbali”, ovvero particolari strumenti musicali. La danza con le Sagat è eseguita con strumenti di metallo che si suonano con le mani. La danzatrice si muove a ritmo di musica, suonando contemporanemente con le sagat. Sono uno degli innumerevoli strumenti arabi, e uno dei più antichi, che nasce in Egitto circa tremila anni fa: quattro piattini di metallo che si mettono sul pollice e sul dito medio di entrambe le mani. È necessario che la danzatrice conosca i vari ritmi della musica araba per poter ballare e suonare a tempo di musica. Le sagat vengono utilizzate sui seguenti ritmi: Saidi, Maqsoum, Samai, Fallahi, Karachi, Malfouf e Zar.

INFORMAZIONI
Amar Al Rakisa - Tonia Paparella
Internet: www.amar-al-rakisa.it
E-mail: amar_tonia@yahoo.it
Cell. 339 4152372

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