MOSTRA PERSONALE DI PAOLO FRESU 'RE BANCHETTO... E ALTRE STORIE' PRESSO LA GALLERIA D'ARTE SAN LORENZO AL DUCALE


SINO A SABATO 22 OTTOBRE 2011, PRESSO LA GALLERIA D’ARTE SAN LORENZO AL DUCALE DI PALAZZO DUCALE, SI PUÒ VISITARE LA MOSTRA PERSONALE DI PAOLO FRESU “RE BANCHETTO... E ALTRE STORIE”, DEDICATA AI LAVORI A TECNICA MISTA E ALLE TEMPERE E COLLAGE SU CARTA


Sino a Sabato 22 Ottobre 2011, presso la Galleria d’arte San Lorenzo al Ducale gestita da Roberto Licata (Piazza Matteotti 60 rosso, Cortile Minore di Palazzo Ducale, tel. 010 587980; Internet: www.galleriasanlorenzo.com), è allestita la mostra personale di Paolo Fresu “Re Banchetto... e altre storie”, dedicata ai lavori a tecnica mista e alle tempere e collage su carta dell’ormai sempre più apprezzato artista originario di Asti. L’esposizione, che è stata inaugurata in occasione dell’evento “Start” con un notevole successo, sarà visitabile a ingresso libero. L’orario è: dal Martedì al Sabato dalle ore 10 alle ore 19,30. Chiuso la Domenica e il Lunedì. Fresu, omonimo dell’altrettanto famoso trombettista jazz, ha frequentato il Liceo Artistico di Torino e l’Accademia Albertina, che, per una sua libera scelta, ha deciso di non portare a termine, prediligendo la dedizione alla scenografia teatrale, cinematografica e televisiva. Ha realizzato allestimenti per le opere teatrali di Luigi De Filippo, Giorgio Faletti e Andy Luotto; ha lavorato in Rai e con il Teatro di Asti. Coltiva dagli anni Sessanta un’autonoma concezione espressiva, sensibile alle tendenze espressioniste europee, mediante insolite sperimentazioni materico-cromatiche. Dopo le sequenze a china, a pastello dei decenni Settanta e Ottanta, l’artista ha perseguito esperienze contenutistiche e tecniche più complesse, creando collage e assemblaggi polimaterici d’intento surreale. L’ironica figurazione dell’immaginaria allegoria umana (re, regine, generali, prelati, arlecchini e popolani) assume nei cicli pittorici recenti una profonda simbologia, esaltata da un serrato contrasto chiaroscurale e timbrico. Nel 1992 ha realizzato il Manifesto e la scultura premio per “Astiteatro 14”; nel 1997 dipinge i Drappi del Palio di Asti; accanto a numerose personali in Italia e all’estero, si annoverano recenti allestimenti antologici.


PAOLO FRESU. Dicono di Lui

Germano Beringheli: Paolo Fresu è illustratore e scenografo, ovvero un artista che si affida alla possibilità di render più chiara, con figure iconograficamente appropriate, la realtà mettendone in causa le apparenze.

Paolo Conte: sempre di più, a questo punto, mi interessano e mi piacciono gli artisti rari, muniti di temperamento sportivo, capaci di trasmettere l’allegria del loro mestiere e il piacere fisico e artigianale del loro lavoro.

Giorgio Faletti: da qualche parte, in qualche posto, c’erano o ci saranno queste figure, forse in quel punto magico che segna l’esatto crocevia fra il peccato, l’ironia e l’immaginazione.


PAOLO FRESU SI RACCONTA

Si chiama Paolo Fresu come il celebre trombettista jazz sardo, ma è astigiano (anche se il padre è di Ittireddu, vicino a Ozieri) e di mestiere fa il pittore e lo scultore. «Fin da bambino sono stato un disegnatore molto prolifico - spiega - Durante la gavetta ho accettato qualsiasi tipo di lavoro mi permettesse di disegnare, per cui ho finito per disegnare anche oggetti, giocattoli e costumi e scenografie per il teatro. Spinto dalla grande curiosità di conoscere quante più realtà mi potessero stimolare. Nei quadri per un certo tempo ho fatto cose un po’ astratte alla Francis Bacon, finché ho capito che la mia dimensione era il racconto». È nato, così, il mondo ironicamente fiabesco della pittura di Fresu, che mette teatralmente in scena uno spettacolo d’arte varia fatto di beffarde maschere che sotto l’apparente allegria mostrano i vizi e le contraddizioni della società moderna. Lo stesso mondo che caratterizza i quadri esposti. «La spinta verso questa dimensione fiabesca me l’ha data Emanuele Luzzati. Più che raccontare, il mio è un modo di suggerire, in modo che chi si avvicina ai miei personaggi la storia se la racconti come vuole. Anche perché ho sempre presente le parole dell’amico Paolo Conte: e, cioè, che in ogni espressione d’arte c’è un tot di magia che non bisogna mai svelare, in modo che chiunque possa avvicinarsi a modo suo. Nei miei quadri non c’è mai la parola fine, perché la fine potrebbe essere un possibile inizio». Oltre che con Conte, Fresu ha rapporti di amicizia e collaborazione con un altro grande astigiano: Giorgio Faletti. «Ho illustrato il suo libro di racconti “Pochi inutili nascondigli” e da anni stiamo lavorando a una fiaba, “La piuma”, i cui protagonisti sono i personaggi del mio mondo: dai vescovi senza fede alle donne senza pudore, dai re senza regno ai guerrieri senza vittorie. Secondo Giorgio è il senso di sconfitta che emanano che li fa amare, perché come in tutte le guerre non c’è mai un vincitore. Per ciascuno di loro Faletti ha scritto anche una canzone, per cui con il libro illustrato sarà pubblicato un cd, e il tutto sfocerà, probabilmente, in un musical. I miei personaggi torneranno, così, nella loro sede naturale: il teatro. Perché, anche quando lo si vuole demistificare, si finisce per fare sempre del teatro».


INFORMAZIONI

Galleria San Lorenzo al Ducale

Piazza Matteotti 60 rosso

Cortile Minore di Palazzo Ducale

Tel. 010 587980

Internet: www.galleriasanlorenzo.com

E-mail: info@galleriasanlorenzo.com

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