LA MORALE DELLA PALMA: LETTERA APERTA DELL'AVV. MATTEO CAMPORA


La Morale della Palma e le proposte Operative per migliorare il rapporto fra l’Amministrazione Pubblica ed i Commercianti


Sono venuto a conoscenza con una certa sorpresa dell’accanimento del Comune di Genova nei confronti di una Palma sintetica di colore arancione collocata sul terrazzo di pertinenza del Doc Bar dei fratelli Filippo e Domenico Tabbi sito in Corso Italia zona Abbazia di San Giuliano. Dai rumors giunti alle mie orecchie mi si dice che dopo le polemiche giornalistiche si siano immediatamente verificate ripetute visite dei vigili annonari nell’esercizio commerciale per approfondite ispezioni, assolutamente legittime per carità, ma la cosa che mi piacerebbe sapere è se lo stesso zelo sia stato utilizzato nei confronti delle molte brutture, ben peggiori di una palma sintetica arancione con funzione di arredo, presenti in Genova e in particolare in Corso Italia, a partire dalle condizioni vergognose in cui versano Corso Marconi e P.le Kennedy, dalle Pantegane di Punta Vagno all’Autolavaggio ubicato sul fronte mare, sicuramente in regola con le autorizzazioni, ma dal punto di vista estetico ben peggiori di una palma arancione. La notizia mi ha colpito e mi ha spinto a proporre un’interrogazione al Sindaco e agli Assessori competenti per conoscere quale sarebbe l’infrazione commessa dalla palma, nonché per conoscere il numero di controlli effettuati dai vigili annonari negli esercizi commerciali , il numero di verbali elevati e la tipologia degli addebiti. Con particolare riferimento alle infrazioni di tipo paesistico similari a quelle addebitate alla povera Palma in questione. Vuoi vedere che essa, la Palma, sia l’unica “vergogna” sanzionata per motivi paesistici dal Comune? Infatti mi sorge il dubbio che troppo spesso questa amministrazione sia forte con i deboli e debole con i forti. Giacchè altri rumors affermano che dietro tanto decisionismo ci sia il “gusto” del/della potente di turno che ha in “odio” l’orrido (si fa per dire) palmizio. Chiedo quindi al Sindaco e agli Assessori competenti di convocare una commissione consiliare alla presenza del rappresentanti della Camera di Commercio, di ASCOM, della CONFESERCENTI e comunque di tutte le associazioni di categoria affinchè si addivenga ad un confronto su tali temi e ad una concertazione di regole estetiche precise e con forza erga omnes evitando così di fare interventi singoli e sporadici. Una condivisone di regole comuni sarebbe utile, anche per evitare, soprattutto in un momento di crisi, sanzioni pecuniarie pesanti, che disincentivano coloro e sono più pochi che pensano di investire in attività imprenditoriali. Se poi vogliamo parlare di estetica e di rispetto del paesaggio, cari amministratori del Comune di Genova, parliamone pure, ma prima di abbattere la palma arancione, ci sarebbero situazioni ben più gravi ed urgenti da affrontare!”

Una ulteriore considerazione credo vada fatta sulla qualità del rapporto fra la Civica Amministrazione e gli esercizi commerciali di somministrazione laddove penso che l’ obiettivo da conseguire sia quello di un corretto rapporto (mi verrebbe voglia di usare la parola “adulto”) di collaborazione finalizzato all’ottenimento del rispetto convinto delle regole igieniche, tecniche ed amministrative che presiedono la vita di quegli esercizi (Bar, Ristoranti, ecc). A Genova, e forse in Italia, vige la regola della “Caccia” al trasgressore e spesso anche quella della “Caccia” sempre allo…stesso. Tutti possono essere controllati ma paradossalmente…qualcuno potrebbe non esserlo…mai. Qualche volta l’approccio al controllo è anche manu militari… ovvero con dispiegamento di Guardie di Finanza, Vigili Urbani, Agenzia delle Entrate, Siae, Ufficio del Lavoro ecc. Nei Paesi del Mondo Occidentale (mi piace sperare di farne parte) vigono regole più sensate e meno truculente. Per esempio tutti vengono controllati previo appuntamento almeno per controlli amministrativi. Normalmente ogni “magagna” si sistema prima del controllo ed al giro la collettività si trova un sistema perfettamente in regola . Spesso si concorda per un giorno in cui l’attività commerciale non sia “disturbata” in modo particolare. Questa triste storiella estiva invece ci svela in realtà quanta ipocrisia alberghi in questa incapace Amministrazione. Ci voleva una Palma per sintetizzare l’essenza etica e morale di questa Giunta. Per parte mia proporrò al mio Gruppo Consigliare di organizzare la prossima riunione appunto all’Ombra della Palma. Sarà poco ma è un gesto sincero di solidarietà con chi ogni mattina tirando su la saracinesca assicura un servizio utile alla collettività e degli stipendi ai lavoratori che questa giunta dovrebbe imparare a rispettare di più!


Matteo Campora

CapoGruppo PDL

Comune di Genova

matteocampora@iol.it


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