CACHEMIRE LOUNGE VOL. 2: NUOVA COLLEZIONE MOA E MOSTRA FOTOGRAFICA GENOVA E I RICORDI DI VIAGGI



GIOVEDÌ 28 APRILE 2011, DALLE ORE 15, IL NEGOZIO “MOA” DI VIA XXV APRILE OSPITA L’EVENTO “CACHEMIRE LOUNGE VOL. 2”: PRESENTAZIONE DELLA COLLEZIONE ESTIVA DI MOA E DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA “GENOVA E I RICORDI DI VIAGGI” DI SEM ZAFFIRI, LE FOTOGRAFIE INCORNICIATE CON IL CACHEMIRE

Giovedì 28 Aprile 2011, dalle ore 15 in poi, presso il negozio di abbigliamento Moa di Via XXV Aprile 52 a Genova (tel. 010 8621469; Internet: www.moatech.it), si terrà l’evento “Cachemire Lounge vol. 2”: il titolare Andrea Moretti (nella foto), ideatore del marchio, e tutto il suo staff presenteranno al pubblico la Collezione Estiva 2011 di Moa, sia maschile che femminile. Vernissage anche per la mostra fotografica “Genova e i ricordi di viaggi” di Sem Zaffiri: le sue fotografie di Genova e di New York, frutto di innumerevoli viaggi e di una grandissima passione, sono state incorniciate con il cachemire, il tessuto che rende particolari e unici tutti i prodotti a marchio Moa. Sarà presente anche l’artista Bruna Chiarle, che dipingerà “in diretta” i suoi quadri con il cachemire. Nell’occasione, Moretti offrirà a tutti i presenti (l’ingresso è libero) un brindisi, e parlerà delle sue rivoluzionarie novità intorno al cachemire, che ha utilizzato in maniera innovativa non solo nell’abbigliamento, ma anche negli arredi e nella realizzazione di piccoli e raffinati gioielli. «Per quanto riguarda l’estate – spiega Moretti – punteremo molto sul cotone unito al cachemire: presenteremo abitini per donne, t-shirt e camicie con infilati in cachemire, tutti capi caratterizzati da tinture a freddo. Mentre per l’uomo, lanceremo la nostra linea di pantaloni in cotone sia corti che lunghi, con tintura a freddo e con i colori dell’estate 2011: verde mela, blu mare, azzurro cielo». Non mancheranno poi le giacche in lino per uomo, con un taglio decisamente innovativo (“giuste” sul davanti e corte dietro, ideali da mettere con sotto una t-shirt), ma anche gli accessori come borse e cinture, dove è sempre presente un inserto in cachemire. «I nostri capi – prosegue Moretti – sono per l’80% in cotone e per il 20% in cachemire: ne viene fuori un tessuto eccezionale che è fresco in estate e caldo piacevole in inverno». I vari pezzi della nuova collezione saranno presentati al pubblico dai modelli Lorenzo Moretti e Marella Batkovic.

SEM ZAFFIRI. Profilo
Simone Zaffiri, per tutti Sem, genovese, ha sviluppato la passione per la fotografia verso la metà degli anni '90 durante i suoi numerosi viaggi in Italia e nel mondo. Le sue opere ritraggono paesaggi, linee, geometrie, architetture, ed evidenziano la sensibilità e l'attenzione nel ritrarre i popoli di differenti paesi ed etnie, le loro culture e tradizioni. Dal 2004 collabora con l’Unicef, per cui realizza servizi e mostre. Le sue foto sono esposte in alcuni “concept store” e pubblicate su riviste del settore. Il tema della mostra è New York, città che ama molto e meta costante dei suoi viaggi, fonte di ispirazione della sua produzione fotografica; ma c’è anche Genova, la città natale e a cui Sem è sempre legatissimo. Zaffiri, oltre alla fotografia, è un grande appassionato di calcio. Per anni è stato una bandiera della Sestrese.

BRUNA CHIARLE. Profilo
Dopo essersi diplomata in pittura all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, si avvicina al vetro nelle sue varie forme espressive, vetrate istoriate, mosaici, vetrofusione, fino ad arrivare al vetro soffiato. Dal 1995 realizza opere pubbliche e private con particolare attenzione al restauro. La pittura rimane una costante parallela nella sua produzione artistica. Ha partecipato a mostre collettive e personali in Liguria e Piemonte. Vive e lavora a Genova.

MOA. La storia
Moa - che sta per “Moretti Andrea” - è il primo negozio monomarca di una griffe tutta italiana (o meglio, tutta genovese) nata intorno all’ingegno di Andrea Moretti. Per anni rappresentante di abbigliamento, nel 2006 ha avuto l’idea che gli ha cambiato la vita: «Ho messo il cachemire dentro ai giubbotti, al posto della piuma d’oca. Poi, è nato tutto il resto... La novità? Sono due gli aspetti: per fare i miei abiti non viene ucciso nessun animale, ma soltanto tosato. Ho sempre chiesto infatti, senza ottenere risposta, come si fanno a ricavare le piume dalle oche senza maltrattarle... Certo, ci sono le piume sintetiche, ma il cachemire è meglio. Ed ecco perché: la piuma è isolante, prende il calore dal corpo umano e lo mantiene. Il cachemire, invece, è una fonte di calore, produce calore. Noi trasformiamo la filatura in un velo, una specie di “tessuto non tessuto”, meno spesso del piumino, “green” perché rispetta gli animali, e che non perde piume». Dal 2006, tanta strada è stata fatta: «Ho iniziato a raccogliere la documentazione per chiedere il brevetto - prosegue Moretti - e il tutto è stato depositato nel 2008. Dal 2010, quindi, il brevetto è stato reso pubblico. Oggi, il brevetto del tessuto cardato di cachemire abbinato ad altri materiali, è pubblico all’Ufficio Brevetti italiani e all’Ufficio Brevetti Europeo, con prelazione per allargarlo a tutto il mondo». Ed ecco nascere il primo monomarca Moa, dopo che i capi d’abbigliamento - non solo giacconi, ma anche pantaloni, berretti, sciarpe, cinture, borse e scarpe - sono stati distribuiti grazie a una fitta rete commerciale italiana e internazionale. Oggi, prodotti a marchio Moa si trovano, oltre che in tutta Italia, anche a Hong Kong, Tokyo e Vancouver, tanto per fare qualche esempio. Ma ecco il prodotto “per filo e per segno”. Moretti importa il cachemire direttamente dalla Mongolia, da dove tradizionalmente proviene il più pregiato. I fiocchi di cachemire, così come sono tosati, vengono trattati da un’azienda di Prato, in Toscana, specializzata in filatura. Qui i fiocchi vengono “cardati”: ovvero viene creato un foglio di cachemire uniforme, della larghezza di 2,10 metri, che viene arrotolato intorno ad apposite bobine. È proprio il foglio “cardato” di cachemire a finire nei giubbotti, nelle scarpe, nelle borse, negli accessori, nei gioielli. Nelle opere d’arte di Bruna Chiarle e Daniele Cubattoli, nelle fotografie di Sem Zaffiri. E, ultima frontiera, nell’arredamento. «Ho messo il cachemire - dice Moretti - sui tavoli e nelle sedie, ma anche appeso alle pareti, con apposite pannellature. Sono nate anche, grazie alla collaborazione con un’azienda di Piacenza, le piastrelle. Il foglio cardato di cachemire viene “rifasciato” da una resina liquida che, a poco a poco, si asciuga. Abbiamo realizzato il primo bar del cachemire a Santa Margherita, con sedute e bancone in cachemire. Con lo stesso principio di cachemire più resina ho realizzato orecchini e ciondoli». Ad assistere Andrea Moretti in quest’avventura, la prima in assoluto è stata Alessandra Toticchi, poi tante persone entusiaste, tra cui i modelli e indossatori Lorenzo Moretti e Marella Batkovic. «Prevediamo di fatturare nel 2011 un milione di euro. Non ho dipendenti, sono una one man company, un’azienda leggera e flessibile. Ci posizioniamo nel medio-alto per tecnologia e materie prime costose. Ho appena aperto il primo negozio monomarca nel centro di Genova, una delle città più belle del mondo, ancora da scoprire, poco sfruttata e molto elegante. Ma non mi interessa il guadagno. Non mi sono mai sentito un imprenditore nel senso classico del termine, uno che pensa solo agli utili, piuttosto sono uno che pensa al suo prodotto».

INFORMAZIONI
Moa - Andrea Moretti
Via XXV Aprile 52 - Genova
Tel. 010 8621469
Internet: www.moatech.it
E-mail: info@moatech.it

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