VENERDÌ 8, SABATO 9 E DOMENICA 10 APRILE 2011, AL BAR, TAVOLA CALDA E RISTORANTE “DA U TRENIN” SI TIENE UNA DEGUSTAZIONE DI FAVE E SALAME


VENERDÌ 8, SABATO 9 E DOMENICA 10 APRILE 2011, AL BAR, TAVOLA CALDA E RISTORANTE “DA U TRENIN” SI TIENE UNA DEGUSTAZIONE DI FAVE E SALAME IN COLLABORAZIONE CON IL SALUMIFICIO PARODI DI SANT'OLCESE


Venerdì 8, Sabato 9 e Domenica 10 Aprile 2011, dalle ore 17,30 in poi (la Domenica anche dalle ore 11), al bar, tavola calda e ristorante Da U Trenin gestito da Alessandro Cenedese (Via alla Stazione per Casella 13, tel. 380 3131964), all’interno della Stazione Manin, punto di partenza della mitica Ferrovia Genova - Casella, si tiene una degustazione di Fave e Salame con aperitivo, organizzata in collaborazione con il prestigioso Salumificio Parodi di Sant’Olcese (Via Sant’Olcese 25 e 63 - Sant’Olcese; Internet: www.parodisantolcese.com). Emanuela Parodi (nella foto), responsabile del Salumificio per gli aspetti commerciali, sanitari e amministrativi, farà assaggiare a tutti i clienti del locale (un bellissimo bistrot in stile parigino, immerso nel verde di Manin) il suo famosissimo salame, che da sempre è l’ideale per accompagnare le fave. «Una bellissima occasione - commenta Alessandro Cenedese - anche perché questo bar, posto alla stazione di Manin, funziona idealmente, e non solo, come punto d’arrivo di tutte le bontà alimentari provenienti dalle vallate». La stazioncina, infatti, è il terminale delle valli Scrivia, Bisagno e Polcevera, da cui appunto provengono i deliziosi prodotti del Salumificio Parodi, nonchè le fave, e pure della buonissima frutta. La degustazione sarà accompagnata da calici di Dolcetto e Gherlan, ottimi vini del Basso Piemonte prodotti dalla Azienda Carlotta e Rivarola del Castello di Grillano (Ovada - Alessandria; Internet: www.carlottaerivarola.it), dell’Ing. Francesco Torello Rovereto.


DA U TRENIN. La storia

Anche Genova ha il suo Bistrot. Con tanto di trenino storico annesso e possibile gita sulle alture. Rinasce in zona Manin, punto di partenza della mitica Ferrovia Genova - Casella, il bar, tavola calda e ristorante Da U Trenin, nella nuova gestione a cura di Alessandro Cenedese, chef con esperienze nazionali e internazionali. Bolognese doc e genovese per amore (si è sposato nella nostra città), ha girato l’Italia e l’Europa per terra e per mare (ha lavorato moltissimo sugli yacht), prima di rimanere “folgorato” da questo angolo di Genova. Così affascinante e così frequentato, ogni giorno, da turisti, escursionisti, bambini con famiglie o anche semplici pendolari. Tutti desiderosi di gustare... qualcosa di buono. Per questo Alessandro, che amministra il locale da circa tre mesi, in ottima collaborazione con l’Amt padrona di casa della stazioncina di Manin, ha per la testa interessanti progetti. «Voglio far sentire le persone a casa - racconta - e quale modo migliore per farlo, se non preparando, ogni giorno, piatti della tradizione casalinga?». Ed ecco allora che, oltre al servizio tradizionale di bar, tabacchi e tavola fredda, Alessandro ha portato nel locale la sua esperienza di chef. Giornalmente, prepara pietanze tra le più varie, deliziando i palati dei viaggiatori come dei molti residenti e degli studenti, che ormai stanno iniziando a conoscerlo. Piccole dimensioni, per Da U Trenin, circa venti coperti, «ma nel numero ristretto - dice Alessandro - la qualità è assicurata e posso seguire ogni cliente con la dovuta attenzione». Somministrando piatti caldi sia a pranzo che a cena, dai primi ai dolci, e tutto con prodotti di primissima scelta. E pure un ricco caleidoscopio di offerte. C’è, ad esempio, la convenzione per gli studenti delle scuole, con le colazioni a prezzi assolutamente vantaggiosi: c’è l’Happy Hour per aperitivi e birre, dalle ore 18 alle ore 20; c’è la possibilità di confezionare pranzi da asporto, per i viaggiatori del trenino, come per tutti i residenti della zona; c’è l’opportunità di organizzare cene e feste private, con la ciliegina sulla torta rappresentata da uno chef d’eccezione. Da U Trenin inoltre, proprio grazie alla collaborazione con Amt, realizza il Servizio di Catering a bordo del Trenino di Casella. Il locale, inoltre, non dimentica la sua natura “mordi e fuggi”, naturale in una stazione ferroviaria: ed ecco quindi servita anche la tavola fredda, ma sempre con la stessa filosofia del ristorante. Ovvero, pizza e focaccia fatte in casa, panini confezionati con prodotti freschissimi, dolci artigianali e tanta frutta, servita in spremute e frullati di ogni tipo. Il tutto con l’aggiunta della sana ospitalità emiliana: «Quella non deve mai mancare - conclude Alessandro - Anche perché vedo che i genovesi apprezzano molto le persone a modo. Sono riservati, ma basta entrarci in confidenza, per entrare nel loro cuore. Io li conquisto a tavola. E quando li vedo ritornare, per me è il miglior premio».


ALESSANDRO CENEDESE. Profilo

Bolognese di origini e genovese per amore, Alessandro Cenedese ha 33 anni. Inizia la professione di cuoco sin da ragazzo, nella sua città natale, lavorando in alcuni ristoranti di prestigio, e passando poi a fare le stagioni in ristoranti e alberghi di Cortina, in Svizzera e in Germania. La tradizione emiliana, unita alle esperienze internazionali, arricchiscono notevolmente il suo curriculum, ma anche il suo personale “ricettario”. Agli inizi degli anni Duemila, si stabilisce a Imola, dove, per due anni, si specializza nella pasticceria, allargando ulteriormente il suo bagaglio di conoscenze. Nel 2002, torna a Bologna, dove cura un ristorante in centro città. La vera svolta, a questo punto, arriva cinque anni dopo: ad Alessandro, infatti, viene offerta la possibilità di lavorare a bordo degli yacht. Un cambio di prospettiva che accetta con entusiasmo, desideroso com’è di viaggiare e di apprendere nuove cose. Per tre anni, sino a fine 2009, lavora a bordo, sulle imbarcazioni di due importanti armatori italiani. Sugli yacht, Alessandro impara a lavorare in spazi stretti e a far fruttare nel migliore dei modi tutti gli ingredienti che trova nella dispensa. Nel 2009 si sposa a Genova con la ballerina professionista Glemyr Hernandez. Decide di stabilirsi in città e di gestire in proprio un locale. Dopo averne visionati parecchi, sceglie la stazione del trenino di Casella, un angolo di città che ama moltissimo, immerso in una zona residenziale, ma a due passi dal centro. Specializzato in cucina italiana da un po’ tutte le regioni, ora punta a approfondire il discorso sulla cucina genovese. E, nel contempo, si occupa di panificazione, con la preparazione di pizze e focacce, come quelle fatte in casa.


IL SALUMIFICIO PARODI. La storia

Le origini del Salumificio Parodi risalgono alla seconda metà dell’800. L’iniziatore dell’attività di produzione e commercializzazione del prodotto fu il bisnonno dell’attuale titolare: nel 1880 infatti, Luigi Parodi già produceva salame nel Comune, da allora la tradizione si è mantenuta per quattro generazioni. L’attività è continuata nell’arco del tempo fino ad oggi, mantenendo inalterati i metodi produttivi tradizionali con cui venne iniziata l’attività, ma anche con la realizzazione di costanti adeguamenti normativi nazionali e comunitari in materia di stabilimenti alimentari, che insieme alla rigorosa disciplina igienico-sanitaria permettono all’azienda di garantire l’assoluta qualità del prodotto finito. L’inizio dell’attività del Salumificio Parodi risale almeno dalla metà del secolo scorso, è presente nella vallata la tradizione del confezionamento di questo prodotto, che è rimasto fedele alle antiche ricette. È difficile spiegare quale sia stata la molla che mise in moto questa lavorazione caratteristica, anche perché i documenti scritti di allora non erano frequenti. Il bisnonno del titolare dell’azienda scendeva a Genova con carro e cavallo per consegnare il salame ai negozi, impiegava due giorni a completare il giro e dettava il resoconto contabile all’arrivo perché non sapeva scrivere. La relativa vicinanza alla città, ma soprattutto la natura collinare e molto salubre della zona hanno dato uno stimolo a questo lavoro. La fiducia che il buongustaio genovese ha sempre riposto in questo prodotto non è certo casuale, ma rappresenta la logica conseguenza di una lavorazione tramandata e studiata con passione e costanza, di generazione in generazione, dalla selezione delle carni per l’impasto alla scelta del tempo per l’insaccatura, dalla qualità della legna per ardere alla cura durante la stagionatura, al cambio di posizione dell’insaccato e a tante altre finezze date dall’affezione al lavoro e alla soddisfazione di ottenere un prodotto qualificato; tutto ciò ha permesso al Salame di Sant’Olcese di essere conosciuto e apprezzato anche fuori dalla nostra città e dalla nostra nazione. Col passare degli anni ed il mutare dei sistemi di lavorazione sono stati aggiornati i metodi di produzione del salame, mantenendoli fedeli ai sistemi produttivi tradizionali. Il Salumificio Parodi Sant’Olcese, dal 1994 ha ottenuto il riconoscimento Cee da parte del Ministero della Sanità per i locali di lavorazione delle materie prime. I numeri di riconoscimento Cee sono: I 9 896/L e I 9936/L. Nel rispetto dei regolamenti comunitari 851/852/853. Il Salumificio Parodi attua dal 1996 un rigoroso Piano di autocontrollo, sulla base del quale: vengono sistematicamente realizzate le analisi sui campioni di materie prime, prodotti finiti e tamponi sulle attrezzature di lavoro; viene formato il personale addetto alla lavorazione ed alla pulizia, vengono controllati rigorosamente i fornitori.


EMANUELA PARODI. Profilo

Emanuela Parodi rappresenta la quinta generazione al lavoro all’interno del Salumificio Parodi. Laureata in Scienze Politiche, ha lavorato per parecchi anni alla Danone, occupandosi di marketing. Ha poi portato l’esperienza acquisita all’interno di un grande marchio nel Salumificio Parodi, dove da sempre si occupa degli aspetti commerciale, sanitario e amministrativo.


INFORMAZIONI

Da U Trenin

Via alla Stazione per Casella 13 - Genova

Tel. 380 3131964

E-mail: dautrenin@hotmail.com

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