INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “STRONG” DEDICATA AL GRANDE ARTISTA VITTORIO VALENTE


SABATO 22 MAGGIO 2010 ALLA GALLERIA D'ARTE RINASCIMENTO CONTEMPORANEO DI BOCCADASSE UNA GIORNATA DI EVENTI PER L'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “STRONG” DEDICATA AL GRANDE ARTISTA VITTORIO VALENTE, MAESTRO DELLA PITTURA E SCULTURA CON IL SILICONE


Sabato 22 Maggio 2010, dalle ore 11 in poi, presso la galleria d’arte Rinascimento Contemporaneo. Uno spazio per l’arte di Boccadasse (Via Marsilio da Padova 2 rosso, tel. 010 3076789; Internet: www.rinascimentocontemporaneo.it), si svolgerà una giornata di eventi dedicati al grande artista Vittorio Valente. Le due galleriste Laura Moretti ed Elisabetta Rossetti (nella foto con Valente) hanno messo a punto due interessanti iniziative per celebrare l’artista, loro ospite in galleria con le sue opere sino al prossimo Sabato 25 Settembre 2010. Alle ore 11, il maestro orafo Fabio Ceccarelli presenterà i gioielli disegnati da Valente, in oro, argento e silicone; quindi, alle 18, apertura di “Strong”, la mostra dedicata alle opere dello stesso Valente, artista le cui quotazioni sono in ascesa: quadri, disegni, oggetti, sedie e statue. Valente è noto, nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, per essere stato il primo a portare il colore sulla tela attraverso l’utilizzo del silicone industriale. Durante l’inaugurazione, la fotografa professionista Cristina Corti ritrarrà con il proprio obiettivo chi si metterà a sedere sulla famosa Sedia rossa in silicone (foto) di Valente, il simbolo di tutta la mostra. L’orario di apertura della galleria è dal Martedì al Sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. «La ricerca di Valente - si legge nel saggio critico di Maura Iob - esige di rielaborare i valori plastici e cromatici attraverso una nuova sostanza, il silicone. La siringa è lo strumento artistico necessario a ottenere immagini formate da centinaia di punti e di tratti giustapposti con meticolosa pazienza. Le capacità di Valente risiedono anche nella sua abilità manuale. Nel controllo del materiale scelto, nel bisogno di supportare la propria ricerca artistica da un lavoro artigianale attraverso cui percepire la fatica fisica che tradizionalmente è attribuita al lavoro scultoreo. Nel 1987 inizia a utilizzare il silicone con la siringa al fine di ottenere quel modulo a goccia che caratterizza tutto il suo percorso artistico». Nel 1993 è uno dei fondatori del movimento Cracking Art, che cerca di superare le apparenti antinomie tra artificiale/naturale, bello/brutto, come la plastica deriva dal petrolio, il silicone viene estratto dalla sabbia per sintesi chimica. Il silicone è un materiale che permette un linguaggio nuovo ma con dei limiti espressivi, superati da Valente attraverso una continua e instancabile ricerca che lo ha condotto fino agli ultimi lavori su tela, in cui il movimento delle forme e dei piani tono su tono ricordano opere optical. «Le sue opere - prosegue Maura Iob - sono pitto-sculture; Valente modella forme plastiche tridimensionali anche quando sceglie la tela come supporto, trasformandola in un altorilievo solo apparentemente duro e aguzzo. Le sue opere esigono un approccio multisensoriale; le superfici dermatiche non rifiutano di essere toccate, accarezzate, provocando l’attitudine a un approccio multisensoriale del reale. Unendo al materiale artificiale colori ad olio ottiene nuove tonalità cromatiche che lo portano, nelle opere più recenti, a soluzioni monocromatiche: rosso, giallo e gli assoluti bianco e nero».


VITTORIO VALENTE. Profilo

Nasce ad Asti, ma si trasferisce con la famiglia a Genova. Nel 1975 entra a lavorare nel laboratorio centrale dell’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova, dove si è occupato per diversi anni di Microbiologia. Proprio lavorando in questo settore, grazie al frequente uso del microscopio, nasce l’idea di avvalersi dell’estetica delle cellule per creare un rapporto tra il mondo organico e il mondo inorganico, tra naturale e artificiale, in parte influenzato dalla lettura delle opere di Gregory Bateson tra cui “Mente e Natura” e “Dove gli Angeli Esitano”. Ha iniziato l’attività artistica nel 1987 occupandosi del rapporto arte-scienza, spaziando tra cinematografia e letteratura, utilizzando per primo il silicone con la siringa al fine di ottenere quel modulo a goccia che caratterizza tutto il suo percorso artistico. In chiave di ricerca sulla connessione e sulla trasmissione d’informazione vanno le “evocazioni” che realizza nel ’90 e nel ’91 con il gruppo “Arte come evocazione” curato da Miriam Cristaldi e guidato da Claudio Costa. Nel 1993 è tra i fondatori con Omar Ronda, Tommaso Trini e Luca Beatrice del movimento Cracking Art. Modella forme plastiche tridimensionali anche quando sceglie la tela come supporto, trasformandola in altorilievi solo apparentemente duri e aguzzi. Le sue opere esigono un approccio multisensoriale; le superfici dermatiche non rifiutano di essere toccate, accarezzate, provocando l’attitudine ad un approccio multisensoriale del reale. Unendo al materiale artificiale pigmenti ad olio, ottiene nuove tonalità cromatiche che lo portano, soprattutto nelle opere più recenti, a soluzioni monocromatiche: rosso, giallo e gli assoluti bianco e nero. Tra le gallerie dove ha esposto, si citano Cesarea Genova, Busi Chiavari, La Polena Genova, Unimedia Genova, Santo Ficara Firenze, La Giarina Verona, L’Uovo di Struzzo Torino, Fusion Gallery Torino, BeD Milano, Rino Costa Casale M., Continua San Gimignano, Steccata Parma, Roma e Arte Roma, Atrium Biella, Raffaghello Ovada, Passo Blu Barcellona, Galleria Gagliardi S. Giminiano, Galleria Giannone Pisa. I Musei: Museo de Arte Italiana de Lima, Museo attivo Claudio Costa Genova, Museo di Villa Croce Genova, Su Logu De S’Iscultura Tortolì, Museum in Motion Piacenza, Museo di Gubbio, Museo del cappello Borsalino Alessandria, Galleria d’Arte Moderna Genova. Ha partecipato, inoltre, a numerose rassegne nazionali e internazionali.


LE GALLERISTE

Laura Moretti è una giovane commercialista che dal 1990 si dedica alla libera professione. Dal padre collezionista ha ereditato l’amore per l’arte. Ha due figli.

Elisabetta Rossetti, architetto, si laurea a Genova nel 1994 con la tesi: “Progettare il caos, Coney Island, NY”. Da allora svolge la libera professione e si dedica alla ristrutturazione e all’arredamento di alcune tra le più belle case di Genova. Ha due figli.


INFORMAZIONI

Rinascimento Contemporaneo. Uno spazio per l’arte

Via Marsilio da Padova 2 rosso - Genova Boccadasse

Tel. 010 3076789

Internet: www.rinascimentocontemporaneo.it

E-mail: arte@rinascimentocontemporaneo.it


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