QUARTA SAGRA DELLE ACCIUGHE A TERIASCA DI SORI


DA DOMENICA 30 MAGGIO A MARTEDÌ 1 GIUGNO 2010 SI SVOLGERÀ LA QUARTA SAGRA DELLE ACCIUGHE A TERIASCA DI SORI. LA CUCINA DELL'ESPERTO MATTEO TOMELLINI E LA MUSICA DAL VIVO DI MARINO CASTELLI, TAHOMA E BIT NIK


Da Domenica 30 Maggio 2010 a Martedì 1 Giugno 2010, per tre giorni consecutivi, si svolgerà la Quarta Sagra delle Acciughe a Teriasca di Sori. L’appuntamento è organizzato dal Comitato Fuoco sotto il cielo, un gruppo nutrito di volontari coordinati da Lorenzo Casareto. Per tre sere, dalle ore 19 alle ore 24, degustazioni di acciughe, balli e musica dal vivo. Il menu prevede: Primi piatti a base di acciughe e altri sughi di pesce; Bagnun d’acciughe con la famosa Galletta del Marinaio; Acciughe fritte; Panissa e dolci a volontà. Non mancheranno i vini di qualità, con particolare attenzione rivolta a quelli liguri. Ai fornelli, lo staff sarà coordinato dal cuoco professionista (nonché focacciaio “doc”) Matteo Tomellini di Sori (nella foto). Ad allietare le varie serate, anche la musica dal vivo. Domenica 30 Maggio spazio a Marino Castelli; Lunedì 31 Maggio ecco i mitici Tahoma; Martedì 1 Giugno grande chiusura con i Bit Nik, all’insegna degli anni Cinquanta e Sessanta. Tutti gli spettacoli musicali inizieranno alle 21. L’accesso alla Sagra delle Acciughe è libero e aperto a tutti e il Comitato Fuoco sotto il cielo ha messo a punto anche un servizio di navetta gratuito, a partire dal campo sportivo di Sori, dalle ore 18,30 e sino a fine manifestazione.


MATTEO TOMELLINI. Profilo

Focacciaio “itinerante”, come ama definirsi, e cuoco di professione in diversi ristoranti della Riviera di Levante. «Sono “itinerante” - racconta Tomellini - nel senso che mi muovo per tutto il Nord Italia con il mio stand. Lo faccio un po’ perché amo viaggiare, ma anche perché voglio far conoscere al di fuori delle zone di competenza com’è fatta la vera Focaccia al Formaggio, rigorosamente secondo il Protocollo IGP». Tomellini viaggia tra sagre, eventi di vario genere e rassegne dedicate ai cibi di qualità, con il suo marchio “Sapori di Sori”. Per produrre la vera Focaccia al Formaggio esiste un prontuario ufficiale. Al quale Tomellini, ovviamente, si attiene con rigore, salvo qualche rarissima “variazione sul tema” che proviene... dai consigli della nonna. «Anzitutto - racconta - la prima regola è assolutamente personale: bisogna fare tutto con amore. Poi, iniziano i dettami fissi: olio extravergine di oliva ligure e Crescenza di Picasso, la più fresca e senza nessun tipo di conservante. Sulla teglia, per non far attaccare la sfoglia, stendo olio, un pizzico di sale e qualche grano di farina di polenta, come faceva mia nonna». Le sfoglie sono due: la base leggermente più spessa e la parte superiore sottilissima. Entrambe sono impasto non lievitato e vengono stese a mano, con movimenti circolari, in modo che tutta la superficie sia omogenea. Una volta stesa la parte superiore, la si perfora leggermente in alcune parti, quindi si inforna alla temperatura di 320/330 gradi. Anche il metodo di cottura varia: «Forno a legna oppure elettrico. Mai a gas, perché il gusto della Focaccia ne risentirebbe. A legna, per la verità, è diventata una cottura rara: perché la Focaccia al Formaggio deve cuocere sulla brace, non vicina al fuoco. E deve stare sollevata di circa sette centimetri, rispetto alla base del forno. La maggioranza, quindi, opta per il forno elettrico, che consente la cottura più omogenea e precisa». Trentatrè anni, Tomellini è anche cuoco. Ha iniziato la professione quindici anni fa: ha lavorato alla “Baita” a Nervi, da “Edobar” a Sori, al “Boschetto” di Sori. «Ora, partecipo a delle serate gastronomiche con menu a tema. Adoro la mia professione, ma se non diventa ripetitiva e mi permette di inventare e di spostarmi. Non mi ci vedo ancora nella stessa cucina per tutta la vita...». Tiene regolarmente lezioni di panificazione presso il Centro di Educazione Alimentare di Coop Liguria e presso altri centri culturali.


TAHOMA. Profilo

Il gruppo “Tahoma” nasce nel 2008. Cover band decisamente eclettica, ha un repertorio che spazia dal pop al rock, passando per il blues: denominatore comune delle loro scelte musicali sono l’incisività e la capacità emozionale delle sonorità. Gianna Nannini, 4 Non Blondes, Timoria, Negrita, Negramaro, Tracy Chapman, Zucchero Fornaciari sono alcuni degli artisti e gruppi di cui propongono i brani. Le voci di Laura e Massimiliano si affidano alla batteria di Claudio, alla musicalità di Erman (tastiera e sax), alla chitarra di Alessandro e al basso di Moreno. Sei elementi fortemente coesi per proporre al pubblico un repertorio vasto e musicalmente colorato.


BIT NIK. Profilo

Il 1964 è un anno importante nella storia della musica Beat nel mondo. I fratelli Davies compongono “You Really Got Me”, e con questa canzone inventano l’Hard Rock, gli Animals incidono “The House Of The Rising Sun”, nasce a Birmingham lo Spencer Davis Group e i Rolling Stones incidono il loro primo album. In Italia nascono i Bit Nik. Il paragone sembra irriverente di fronte a tanti mostri sacri. Ma se andate a ben vedere, qualcosa in comune con i loro colleghi d’Oltremanica ce l’hanno. Sono stati il primo complesso italiano a portare la musica beat in teatro: hanno musicato la commedia “La passeggiata della Domenica” per la regia di Dario Fo. Pensate che il grande Fabrizio de Andrè dopo averli ascoltati nella loro “Ninna Nanna”, ha chiesto ed ottenuto il permesso di utilizzare la melodia scritta dai Bit Nik (con la collaborazione fattiva di Dario Fo e Oscar Prudente), ed è nata quella splendida canzone che è “Via del Campo”. Prima ancora che i Procol Harum componessero “A Whiter Shade Of Pale” e utilizzassero l’organo Hammond come strumento fondamentale, i Bit Nik hanno inciso “Preghiera per un amico Beat” dove l’organo Vox (erano più poveri e non potevano permettersi l’Hammond) ripeteva un motivo che caratterizzava il pezzo. Infine sono stati il primo complesso italiano ad incidere un brano sia in italiano che in inglese. La loro versione di “Nights In White Satin” aveva la stessa atmosfera di quella dei Moody Blues. In italiano divenne “Ho difeso il mio amore”. Solo lo scarso peso politico della loro casa discografica nel mondo spietato della musica, ha fatto si’ che la loro versione di questo famoso brano non ottenesse il giusto successo. Senza ombra di dubbio è stata migliore di quella dei Profeti e dei Nomadi. Iniziano la loro avventura musicale fuori da Genova nel 1966. La tournèe con Dario Fo fa sì che si esibiscano nei più grandi teatri italiani, il Regio di Parma e il Metastasio di Prato su tutti. Ovunque riscuotono favorevoli consensi, perché portano una ventata di novità nel mondo del teatro ancora legato a schemi classici. Ma il loro primo amore rimangono i concerti live. Per questo rifiutano nel 1967 un contratto ancora con Dario Fo per musicare la famosa piece “La Signora è da buttare”, rinnovano il loro repertorio, e si rimettono in gioco. Partecipano nel 1968 al “Tour della Canzone”, manifestazione sorella minore del famoso “Cantagiro”, e lo stravincono. Fanno varie apparizioni in televisione, fra cui spicca la loro partecipazione a “Chissà chi lo sa”, mitica trasmissione condotta da Febo Conti. Chiudono la loro carriera perché stanchi di un mondo musicale troppo politicizzato dove per emergere occorre conoscere, chiedere, abbassarsi a compromessi, rinunciare all’amicizia che è sempre stata la componente principe della loro unione. Un solo rammarico accompagna i Bit Nik: non essere stati prolifici come compositori. In sala d’incisione poi non rendevano come dal vivo: i loro concerti live erano improntati su di una grinta pazzesca e, quando trovavano il locale giusto dove potevano suonare come volevano, riuscivano a trasmettere al pubblico una carica particolare. Nel 2001 sono tornati in pista più per il gusto di stare insieme (si erano un po’ persi di vista data la diversità dei campi in cui successivamente hanno operato) che per suonare. Hanno scoperto di essere ancora competitivi ad alti livelli e di provare una nuova emozione, che li porta ad affrontare tutti i concerti con l’entusiasmo della prima volta. Partecipano a manifestazioni benefiche a favore degli animali, e offrono il loro contributo per la raccolta di fondi ad unico scopo umanitario. La formazione è attualmente composta da Mauro Boccardo, Ezio Gaggioli, Nanni Perazzo, Mauro Dassio, Gianni Mondini, Enrico Fiorito e Giulio Titti Pistarino.


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