BLUES AL FEMMINILE
19^ EDIZIONE
dal 20 ottobre al 14 dicembre 2009
PROGRAMMA DI PIOSSASCO
La rassegna Blues al Femminile è organizzata dal Centro Jazz Torino con il sostegno di REGIONE PIEMONTE, COMPAGNIA DI SAN PAOLO, nell'ambito del banco "Arti Sceniche in Compagnia" Edizione 2009, SLOW CINEMA, FONDAZIONE ALESSANDRO CRUTO, COMUNE DI PIOSSASCO
Dal 20 ottobre al 26 ottobre 2009
TIA CARROLL & HARD WORK BAND
TIA CARROLL, voce
RIK MUNSON, sax tenore
THOMAS VENEGAS, chitarra
TOM BOWERS, basso
ARTIE CHAVEZ, batteria
DOMENICA 25 ottobre PIOSSASCO TEATRO IL MULINO ore 21 Via Riva Po, 9 –
Ingresso: 15 euro - ridotti studenti, anziani over 65: 10 euro; abbonamento a 4 concerti: 50 euro –ridotto: 35 euro
Nata e cresciuta nella folta comunità nera di Richmond, nella East Bay, e attivissima sul pulsante scenario della vicina Oakland, Tia Carroll dà oggi un contributo fondamentale – con la rovente schiettezza e comunicativa del suo canto – per tenere desti i valori della grande tradizione blues e soul-blues della California Settentrionale: valori che veterani come il terragno raconteur Jimmy McCracklin e l'eccentrica Sugar Pie De Santo, con i quali Tia ha recentemente collaborato come corista, partecipando con loro a importanti festival internazionali, le hanno trasmesso direttamente. Svezzata ascoltando i dischi di Stevie Wonder, di Larry Graham, dei Beatles e di Ike e Tina Turner, Tia è emersa come vocalista di gruppi rock'n'roll e ha trovato poi ingaggi rilevanti come solista della Dave Matthews Blues Band e di numerose altre formazioni blues e rock-blues della Bay Area. L'elemento rock rimane particolarmente tangibile nel clima e negli arrangiamenti del suo album d'esordio, Wanna Ride (1997), ma è nel Cd successivo – intitolato semplicemente Tia Carroll, sempre con una band guidata dal chitarrista George von Giesel e sempre su etichetta Big Cat Music – che la cantante ormai matura ha saputo esprimere tutta quella veemenza e veracità di screamer soul-blues che nel 2007 le ha permesso di essere premiata come cantante dell'anno dalla West Coast Blues Hall of Fame. I suoi riferimenti stilistici sono prestigiosi. La Carroll ha la grinta e l'essenzialità crudele di una Koko Taylor, scabra regina del blues di Chicago, ma anche la passionalità agra e penetrante di una Ann Peebles, tormentosa e sensuale dominatrice del soul di St. Louis. Su disco come sul palcoscenico, il suo contralto dalla grana aspra e rugginosa e dall'irrequieto quanto ben controllato melisma sa frustare i versi di "Hound Dog" di Big Mama Thornton (e di Elvis Presley) con la giusta determinazione e una plastica combinazione di rabbia e fierezza; e sa dare spessore drammatico e i necessari contrasti espressivi e una serie di intriganti sfumature cromatiche ai ben distinti messaggi romantici e carnali di formidabili soul ballads come "At Last" o "Damn Your Eyes" o "If Loving You Is Wrong I Don't Want to Be Right", rivisitando le classiche versioni di Etta James o di Millie Jackson in una puntuale e personale chiave interpretativa.
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