LA LUCE CHE GENERA LO SPAZIO - Palazzo Litta Milano

Il direttore per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia Mario Turetta

l'Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory

l'Assessore alla Cultura del Comune di Torino, Fiorenzo Alfieri

invitano all'inaugurazione di

 

Luci d'artista a Palazzo Litta

 

Carlo Bernardini

 

LA LUCE CHE GENERA LO SPAZIO

 

Palazzo Litta, Corso Magenta 24, Milano, 18 novembre 2009, ore 19,00

con il contributo di TMC, courtesy Grossetti Arte Contemporanea, Milano; coordinamento: Domenico Papa,

info: www.lombardia.beniculturali.it , tel 0280294 217

 

Palazzo Litta sede della Direzione dei Beni Culturali della Lombardia, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Milano e l'assessorato alla cultura del Comune di Torino, all'interno della programmazione rispettivamente di LED, Light Exhibition Design a Milano e Luci d'Artista a Torino, apre alla città il suo cortile d'onore con il progetto di luce ambientale di Carlo Bernardini, La luce che genera lo spazio.

Una grande installazione in fibra ottica espressamente pensata per l'occasione trasforma la percezione degli spazi aulici del palazzo, offrendo l'occasione per riscoprire e visitare uno degli edifici storici più significativi e amati della città.

"Attraverso l'arte contemporanea possiamo ancor meglio conoscere e apprezzare il patrimonio storico di cui Milano è ricca. - afferma il Direttore Regionale Mario Turetta - Nella collaborazione con Torino si moltiplicano gli effetti delle proposte d'arte in un sodalizio già collaudato con la musica."

L'opera site-specific di Bernardini prosegue nello sviluppo di un linguaggio sperimentato in prestigiosi spazi pubblici in Italia e all'estero. La luce attraversa lo spazio aereo del cortile d'onore, penetrando internamente all'edificio e legando insieme i volumi dell'area esterna con le sale interne, il tutto nelle linee di un dinamico disegno.

Come scrive l'artista: "L'installazione si appropria dello spazio e lo fagocita nel suo interno eludendone la fisicità.

E' un rapporto di dominio quello che la forma spaziale instaura con il luogo, lo penetra, lo feconda, lo riduce in suo potere sino a trasformarlo in essa stessa.

E' un gioco dei ruoli quello in cui lo spazio si trasforma da contenitore in opera: il disegno di luce lo attraversa penetrandovi, ed una volta all'interno ne oltrepassa le mura senza soluzione di continuità.

La linea in fibra ottica passa di stanza in stanza perforando le pareti e sforando attraverso i pavimenti, coniugando l'ambiente esterno con l'interno in un unico disegno: "Lo spazio permeabile", il luogo in cui La luce genera lo spazio".

Carlo Bernardini é nato a Viterbo nel 1966. A partire dal 1996 opera stabilmente a livello internazionale con grandi installazioni innovative in fibra ottica, approdando ad una trasformazione percettiva dello spazio, tesa a ridefinire i volumi del luogo attraverso l'inusuale impatto di misteriosi tracciati luminosi.

Questa grande installazione é un ulteriore sviluppo sperimentale del linguaggio che si riscontra sia nel 2008 nelle Interrelazioni nello Spazio al Castello di Rivara, in cui Bernardini nell'interno di un'unica installazione in fibra ottica ha inglobato tre stanze ed un corridoio passando attraverso i muri da parte a parte, sia nel 2009 a Milano da Grossetti Arte Contemporanea, dove la fibra ottica attraversa e oltrepassa le pareti della galleria.  

Vive e lavora a Milano. Si e` diplomato nel 1987 all'Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 1997 ha pubblicato il saggio teorico sulla Divisione dell'unità visiva edito da Stampa Alternativa. E' stato invitato a due Quadriennali di Roma e a una Triennale di Milano. Ha vinto per due volte nel 2000 e nel 2005 il premio Overseas Grantee della Pollock Krasner Foundation di New York, e nel 2002 il premio Targetti Art Light Collection White Sculpture. E' insegnante di Installazioni Multimediali all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 1996 opera con la fibra ottica con cui ha realizzato grandi installazioni ambientali esterne in fibre ottiche, e sculture pubbliche permanenti in acciaio inox e fibre ottiche in diverse città italiane, tra cui a Reggio Emilia ai Chiostri di S.Domenico in occasione della mostra 2000 Anni Luce, a Padova nel 2000 al Palazzo della Ragione per Accordi di Luce, nel 2002 a Sculpture Space, Utica - New York e a Bangkok alla Nacional Gallery of Contemporary Art, l'anno seguente le grandi sculture presentate a Roma in Piazza del Campidoglio per il Semestre di presidenza italiana nell'Unione Europea, nel 2004 il grande intervento al Museo Paço Imperial di Rio De Janeiro; è del 2007 l'installazione allo Swing Space della Lower Manhattan Cultural Council di New York e del 2008 Light Waves, opera permanente presso l'Aeroporto di Brindisi. Recentemente ha esposto con installazioni ambientali al Dumbo di New York, alla Ciudad De Las Artes Y Las Ciencias di Valencia, a Bologna in Piazza S.Stefano per Art First - Arte Fiera di Bologna, e al progetto Twister della rete regionale dei Musei della Lombardia. 

 

 

 

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