UN FRUSCIO DI RAGAZZE mercoledì 4 novembre ad Asti al Diavolo Rosso

Teatro degli Acerbi

 

Asti , Diavolo Rosso

piazza San Martino
mercoledì 4 novembre, ore 21
Un fruscio di ragazze

tra la musica di Fabrizio De Andrè e l'invenzione poetica di Edgar Lee Master

 

con Patrizia Camatel, Chiara Magliano, Paola Tomalino, Federica Tripodi

Tra il 1914 e il 1915 il poeta americano Edgar Lee Masters pubblicò sul " The Mirror" di St. Louis una serie di 244 epitaffi successivamente raccolti nell'Antologia di Spoon River. Masters si proponeva di dipingere un vasto affresco della vita umana raccontando le vicende degli abitanti dell'immaginario paesino di Spoon River, o meglio dei morti che parlano - ormai senza reticenze e censure - della loro vita passata attraverso gli epitaffi scolpiti sulle lapidi del cimitero. In realtà Masters si ispirò a personaggi veramente esistiti nelle cittadine di Lewistown e Petersburg, infatti molte delle persone a cui le poesie erano ispirate, e che erano ancora vive e vegete, si sentirono offese nel vedere le loro faccende più segrete e private pubblicate su un quotidiano.

La storia della pubblicazione in Italia dell'Antologia di Spoon River è abbastanza particolare da meritare di essere raccontata. Durante il ventennio fascista la letteratura americana era ovviamente osteggiata dal regime, in particolare se esprimeva idee libertarie, come nel caso di Edgar Lee Masters. La prima edizione italiana porta la data del 9 marzo 1943. Fu Cesare Pavese e portare una copia dell'Antologia alla scrittrice Fernanda Pivano, a cui bastò la lettura di poche righe dell'opera per esserne totalmente affascinata. La giovane Fernanda iniziò a tradurre in italiano le poesie, naturalmente senza dirlo a Pavese: temeva che la prendesse in giro. Ma un giorno Pavese scoprì in un cassetto il manoscritto e convinse l'editore Einaudi a pubblicarlo. Incredibilmente riuscì a evitare la censura del ministero della cultura popolare cambiando il titolo in «Antologia di S.River» e spacciandolo per una raccolta di pensieri di un quanto mai improbabile San River.

Nel 1971 esce l'album di Fabrizio De André "Non al denaro, non all'amore né al cielo", ispirato ad alcuni personaggi di Masters. Il cantautore viene conquistato dall'Antologia fin dall'adolescenza, e decide quindi di tradurre in musica le confessioni e le riflessioni degli abitanti di Spoon River, che si rivestono quindi di una valenza universale, diventando una vivida rappresentazione delle virtù e (forse in misura maggiore) dei vizi del genere umano: l'invidia, la gelosia, la vendetta, ma anche le mille sfumature dell'amore vengono descritti dalla ben nota inventiva poetica, sempre imprevedibile, arguta, talora cruda, di questo grande poeta italiano.

Le artiste del Teatro degli Acerbi si propongono, presentando questo lavoro tra dialoghi serrati, poesia e musica, di tributare un omaggio al celeberrimo cantautore, ma anche a Fernanda Pivano, recentemente scomparsa, e non ultimo al poeta Edgar Lee Masters, forse non altrettanto noto al pubblico italiano, ma che si tenterà di far conoscere, "assaggiare", attraverso un'interpretazione ironica e  - ci auguriamo – accattivante, proponendo alcuni brani famosi e meno noti di De André (tratti anche da altri album) e scoprendo legami inaspettati tra la sua musica e le poesie dell'Antologia di Spoon River.

Quattro misteriose donne in nero si ritrovano, come ogni sera, nella cappella del campo santo, come per officiare un rito, e…

 

Lo spettacolo è disponibile per la stagione 2009/2010.

 

 

Per prenotazione posti, contatti di distribuzione , richieste di documentazione:

teatro degli acerbi    0141-408010   

promozione: MASSIMO BARBERO 339-2532921  

info(chiocciola)teatrodegliacerbi.it  

www.teatrodegliacerbi.it

 

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